No Martini no party

di Piergiorgio Odifreddi | da odifreddi.blogautore.repubblica.it

martini ratzingerCarlo Maria Martini, ex arcivescovo di Milano ed ex candidato al soglio pontificio, è morto ieri a ottantacinque anni, e la sua scomparsa viene accolta con particolare cordoglio anche dai laici. Dal canto loro, i media si sono concentrati sulla sua decisione di rifiutare l’accanimento terapeutico, compresa l’alimentazione forzata che aveva tanto a lungo tenuto Eluana Englaro in vita (volendo insistere a chiamare “vita” uno stato di pura sopravvivenza vegetativa).

Questo è il destino degli uomini di chiesa, e più in generale di fede: di venir rispettati e osannati per aver sostenuto o difeso posizioni di apertura e di buon senso, soltanto perché da loro ci si aspetta che si schierino per default dalla parte della chiusura e dell’insensatezza. Una condizione in fondo comoda e privilegiata, condivisa con gli estremisti politici quali l’onorevole Gianfranco Fini, che ogni tanto si ravvedono parzialmente, e scoprono pure essi l’acqua calda nei campi dell’etica e della convivenza civile.

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