PREFAZIONE
di Aldo Agosti
È davvero sorprendente che fino ad oggi non esistesse una biografia di Luigi Longo. Eppure si tratta di un personaggio importante: è ormai diffusa nella storiografia la convinzione che la sua impronta nella direzione del PCI sia stata più profonda e significativa di quella che in un primo momento gli fu accreditata quale semplice artefice della transizione fra l’“era Togliatti” e l’“era Berlinguer”. Né si può negare che nella memoria collettiva resti impresso, forse come il momento più alto della biografia di Longo, il suo ruolo nella guerra di Liberazione, quando si trovò a essere il massimo dirigente sia politico che militare del Partito comunista nell’Italia settentrionale, fino a divenire il vicecomandante del Corpo volontari della libertà: un ruolo che a sua volta gli era toccato quasi naturalmente in virtù dell’esperienza e del prestigio acquisiti nella guerra di Spagna, come ispettore generale e in pratica commissario politico superiore delle Brigate internazionali.