di Saverio Lodato | da www.rivoluzionecivile.it
Il Papa si dimette. Il Papa è stanco. Il Papa non riesce più a guidare in acque sicure la barca di Pietro. I vaticanisti ci ricordano che occorre tornare a 700 anni fa per trovare il precedente di Celestino V che “fece il gran rifiuto”. Ed è inevitabile rincorsa agli aggettivi per definire l’accaduto: “epocale”, “rivoluzionario”, “inedito”, “eccezionale”, “straordinario”. Ma perché l’accaduto?
Perché il Papa è malato. No, il Papa sta benissimo. Il Papa ha deciso nella triste solitudine della sua coscienza. Neanche per sogno, si è trattato di un “fulmine a ciel sereno”. Il Papa ha voluto mettere la Chiesa di fronte a un fatto compiuto. Non è vero. Era una decisione che, per quanto sofferta, aveva già preso da un anno. E chi doveva sapere, sapeva. La Chiesa non può essere colta alla sprovvista dal gesto perentorio del suo stesso Papa.