di Franco Tomassoni, Resp. nazionale Esteri FGCI | da www.fgci.it
Oggi 9 ottobre ricordiamo la morte, l’omicidio, di Ernesto ‘CHE’ Guevara. Il giorno dopo la cattura il ‘CHE’ venne ucciso e mutilato ai polsi, le sue spoglie sepolte in un luogo ignoto e ritrovate solamente nel 1997, ora sono a Santa Clara, in un mausoleo. Il tentativo di nascondere e occultare il suo cadavere è stato sicuramente indotto dalla paura di un pensiero rivoluzionario e di un simbolo che andavano oscurati, ma questo sortì l’effetto opposto.
La sua vita e la sua opera ci giunge spesso sottoforma di mito e leggenda, facendolo apparire come un simbolo, come un volto su una maglietta, che poco ha a che fare con la realtà. Invece il ‘CHE’, la sua opera, la sua vita e le sue idee sono un ‘pensiero forte’, continuano a essere motore di emancipazione e le sua lotta contro l’imperialismo, poderosa allora, parla alla contemporaneità.
“Possiamo affermare con assoluta certezza che le idee del ‘CHE’ sono ancora attuali nel nostro processo rivoluzionario, specialmente nel lavoro e nello sforzo per migliorare il nostro sistema economico”. Queste le parole pronunciate durante la commemorazione che ha avuto luogo a Santa Clara, da Ramiro Valdes Mendez, storico combattente della rivoluzione cubana già dalla mitica data del 26 luglio del 1953 e attuale presidente del consiglio di stato dell’’isola ribelle’.
Per questi 45 anni trascorsi e per i numerosi tentativi di revisionismo storico che hanno cercato sia di ridimensionare la portata del suo pensiero che di separarlo e contrapporlo dai più recenti sviluppi della rivoluzione cubana, vale sempre lo slogan che campeggia nelle scuole dell’isola, nelle sedi della gioventù comunista cubana UJC, nelle strade e nelle piazze di Cuba: viviamo con il tuo esempio.
È proprio questo esempio, di un rivoluzionario inflessibile, disposto a porre se stesso d’innanzi ad ogni ingiustizia e a combattere con forza e determinazione ogni disuguaglianza, che ha ispirato la costruzione delle brigate di alfabetizzazione, la scolarizzazione, gli sforzi per garantire al popolo cubano il diritto alla sanità, la sovranità popolare e l’internazionalismo che caratterizzano oggi Cuba, il suo governo e la sua politica.
Se oggi l’America Latina vive un processo di emancipazione, e da teatro del dominio imperialista si sta trasformando in un meraviglioso esempio di sovranità popolare e cooperazione economica e sviluppo tra i paesi, è anche grazie al ‘CHE’ che sconfiggendo il tentativo di invasine della ‘Bahía de Cochinos –Baia dei porci” ha compiuto una grande opera di consolidamento della sovranità nazionale cubana.
L’esempio del ‘CHE’ incarnato nell’Isola è quello che in America Latina ha permesso la crescita dei movimenti di liberazione e anti-imperialisti che oggi fanno parte della cosiddetta “primavera latino-americana” che proprio in questi giorni vive uno dei suoi momenti più intensi con la rielezione del presidente Chavez alla guida del Venezuela.
La visione internazionalista del ‘CHE’, fortemente legata alla lotta dei popoli contro il colonialismo, come testimoniano i suoi viaggi e incontri ufficiali così come la sua esperienza in Congo, unita alla lotta contro le disuguaglianze che ha ispirato ogni sua riforma economica,efficace o meno, sono la lezione migliore e più attuale del suo pensiero e della sua opera.
Oggi ci troviamo di fronte ad un mondo in rapida trasformazione, la lotta dei popoli per la propria autodeterminazione ha compiuto significativi passi, tuttavia le potenze imperialiste oggi inaspriscono la loro politica di aggressione. Le disuguaglianze aumentano, specialmente sotto questa crisi economica, utilizzata per ridefinire i rapporti di classe e i rapporti tra gli stati.
Per noi Giovani e Comunisti che in questo contesto operiamo, la lezione e l’esempio del ‘CHE’ sono fondamentali. Oggi ci poniamo l’ambizioso scopo di ricostruire una forza rivoluzionaria e vogliamo rilanciare un pensiero forte e alternativo a quello dominante. Sicuramente l’esempio, l’opera, la tensione ideale e i forti valori rivoluzionari di Ernesto ‘CHE’ Guevara fanno parte del nostro patrimonio teorico e culturale. Dobbiamo sottrarre Guevara ad un mito che troppe volte ha cercato di allontanarlo dalla storia che egli stesso ha prodotto e riportarlo nella realtà tenendo aperta la discussione e cogliendo quanto di meglio la sua opera può dare a noi rivoluzionari del XXI° secolo.