Benigni mi vuole zittire, ma io non tacerò

di Davide Rossi, insegnante e direttore del Centro Studi Anna Seghers | da www.sinistra.ch

Benigni-240x300Desolante tristezza ispira la lettura della Costituzione italiana da parte del comico Benigni, il comunismo finisce tra le dittature del Novecento al pari del nazifascismo e la parte fondamentale degli articoli 3 e 4, il secondo comma del primo: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”, e il primo del successivo: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.”, non sono frutto di una canna fumata da De Gasperi, Nenni e Togliatti, anticipatore di Lenon e dei figli dei fiori, come dice Benigni, ma copiatura quasi pedestre della Costituzione sovietica del 1936.

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