
di: Xi Jinping, Presidente della Repubblica Popolare Cinese – Fonte
Articolo pubblicato sul quotidiano russo Rossijskaja Gazeta in occasione della visita di Stato del presidente cinese Xi Jinping in Russia per partecipare alle celebrazioni per l’80 anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica dell’Unione Sovietica.
Traduzione di Francesco Maringiò per Marx21
Quest’anno ricorre l’80° anniversario della vittoria della guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese, della Grande Guerra Patriottica dell’Unione Sovietica e della guerra mondiale contro il fascismo. Segna inoltre l’80° anniversario della fondazione delle Nazioni Unite (ONU). In questa stagione in cui “fioriscono i meli e i peri” (1), mi recherò presto in visita di Stato in Russia per partecipare alle celebrazioni dell’80° anniversario della vittoria della Grande Guerra Patriottica dell’Unione Sovietica, unendomi all’eroico popolo russo nel rendere omaggio alla storia e agli eroi caduti.
Dieci anni fa, in questo periodo, sono venuto in Russia per celebrare il 70° anniversario della vittoria. Durante quella visita, ho preso accordi speciali per incontrare 18 rappresentanti dei veterani russi che hanno affrontato il sangue e il fuoco dei campi di battaglia durante la Grande Guerra Patriottica dell’Unione Sovietica e la Guerra di Resistenza del Popolo Cinese contro l’Aggressione Giapponese. La loro risolutezza incrollabile e il loro portamento indomito mi hanno colpito profondamente. Negli ultimi anni sono venuti a mancare il generale M. Gareyev, il maggiore generale T. Shchudlo e altri veterani. Rendo omaggio a loro e a tutti i veterani, dai generali ai soldati semplici, per il loro straordinario servizio e le loro gesta eroiche nel garantire la vittoria sui fascisti in tutto il mondo. Non li dimenticheremo mai. Gli eroi non muoiono mai, il loro nobile spirito vive per sempre.
Durante la guerra mondiale contro il fascismo, il popolo cinese e quello russo hanno combattuto fianco a fianco e si sono sostenuti a vicenda. Nelle ore più buie della guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese, il gruppo di volontari sovietici, che faceva parte dell’aviazione sovietica, è arrivato a Nanchino, Wuhan e Chongqing per combattere al fianco del popolo cinese, ingaggiando coraggiosamente combattimenti aerei contro gli invasori giapponesi, molti di loro sacrificando la propria vita. Nel momento critico della Grande Guerra Patriottica dell’Unione Sovietica, Yan Baohang, leggendario agente segreto del Partito Comunista Cinese (PCC) acclamato come il “Richard Sorge dell’Est”, fornì all’Unione Sovietica informazioni di prima mano. Nel crogiolo degli anni devastati dalla guerra, l’Unione Sovietica fornì alla Cina ingenti quantità di armi e attrezzature. Da parte sua, la Cina ha spedito all’Unione Sovietica rifornimenti strategici indispensabili. I due paesi hanno istituito congiuntamente una linea di rifornimento che attraversava il pericoloso deserto del Gobi. Si trattava di una linea di vita internazionale, fondamentale per il nostro sostegno reciproco nella lotta contro i fascisti. Il forte cameratismo tra le nostre due nazioni, forgiato con il sangue e il sacrificio, continua a crescere senza sosta, potente come il Fiume Giallo e il Volga. È una fonte eterna che alimenta la nostra amicizia eterna.
Ottant’anni fa, le forze di giustizia di tutto il mondo, comprese la Cina e l’Unione Sovietica, si unirono in audaci battaglie contro i loro nemici comuni e sconfissero le prepotenti potenze fasciste. Ottant’anni dopo, tuttavia, l’unilateralismo, l’egemonismo, il bullismo e le pratiche coercitive stanno gravemente minando il nostro mondo. Ancora una volta l’umanità si trova di fronte a un bivio: unità o divisione, dialogo o scontro, cooperazione vantaggiosa per tutti o giochi a somma zero. In Guerra e Pace, il grande scrittore Lev Tolstoj osservava: “La storia è la vita delle nazioni e dell’umanità”. In effetti, la memoria storica e la verità non svaniscono con il passare del tempo. Sono fonte di ispirazione che rispecchiano il presente e illuminano il futuro. Dobbiamo imparare dalla storia, in particolare dall’amara lezione della Seconda guerra mondiale. Dobbiamo trarre saggezza e forza dalla grande vittoria della guerra mondiale contro il fascismo e resistere con determinazione a ogni forma di egemonismo e politica di potere. Dobbiamo lavorare insieme per costruire un futuro più luminoso per l’umanità.
— Dobbiamo mantenere una visione storica corretta della Seconda guerra mondiale. La Cina e l’Unione Sovietica sono state i principali teatri di quella guerra rispettivamente in Asia e in Europa. I due paesi sono stati il pilastro della resistenza contro il militarismo giapponese e il nazismo tedesco, contribuendo in modo determinante alla vittoria della guerra mondiale contro il fascismo. La guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese è stata la prima a iniziare e la più lunga. Uniti sotto la bandiera del fronte unito cinese contro l’aggressione giapponese, sostenuto e fondato dal PCC, il popolo cinese ha intrapreso una lotta senza quartiere contro i brutali militaristi giapponesi, sconfiggendoli. Con immensi sacrifici, ha segnato una pagina epica e immortale di eroica resistenza e vittoria finale contro l’aggressione giapponese. Sul fronte europeo, l’Armata Rossa sovietica ha avanzato come una falange di ferro con incrollabile coraggio e valore, schiacciando le ambizioni della Germania nazista e liberando milioni di persone dalla sua brutale occupazione, scrivendo una pagina epica della vittoria nella Grande Guerra Patriottica dell’Unione Sovietica.
La storia ci insegna che la luce vince sempre sulle tenebre e che la giustizia alla fine trionfa sul male. Il Tribunale militare internazionale di Norimberga e il Tribunale militare internazionale per l’Estremo Oriente hanno condannato i criminali di guerra riconosciuti colpevoli all’infamia perpetua. La giustizia e l’integrità dei due processi storici, il loro significato storico e la loro rilevanza contemporanea sono indiscutibili. Qualsiasi tentativo di distorcere la verità storica della Seconda guerra mondiale, negarne l’esito vittorioso o diffamare il contributo storico della Cina e dell’Unione Sovietica è destinato al fallimento. Nessuna delle nostre due nazioni tollererà alcun atto volto a invertire il corso della storia, né lo tollererà il popolo di tutto il mondo.
Dobbiamo sostenere con determinazione l’ordine internazionale del dopoguerra. La decisione più significativa presa dalla comunità internazionale alla fine della Seconda guerra mondiale è stata quella di istituire l’ONU. La Cina e l’Unione Sovietica sono state tra i primi a firmare la Carta delle Nazioni Unite. La nostra appartenenza permanente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è un prodotto della storia, conquistato con il sangue e il sacrificio. Più la situazione internazionale diventa turbolenta e complessa, più dobbiamo sostenere e difendere l’autorità delle Nazioni Unite, sostenere fermamente il sistema internazionale incentrato sulle Nazioni Unite, l’ordine internazionale fondato sul diritto internazionale e le norme fondamentali delle relazioni internazionali basate sugli scopi e sui principi della Carta delle Nazioni Unite, e promuovere costantemente un mondo multipolare equo e ordinato e una globalizzazione economica universalmente vantaggiosa ed inclusiva.
Quest’anno ricorre anche l’80° anniversario del ritorno di Taiwan alla Cina (2). Il ritorno di Taiwan alla Cina è il risultato vittorioso della Seconda guerra mondiale e parte integrante dell’ordine internazionale del dopoguerra. Una serie di strumenti efficaci ai sensi del diritto internazionale, tra cui la Dichiarazione del Cairo e la Dichiarazione di Potsdam, hanno tutti confermato la sovranità della Cina su Taiwan. Il valore storico e giuridico di tali strumenti è indiscutibile. Anche la validità della risoluzione 2758 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite è indiscutibile. Indipendentemente dall’evoluzione della situazione nell’isola di Taiwan e dalle interferenze esterne, la tendenza storica verso la riunificazione definitiva e inevitabile della Cina è inarrestabile.
La Cina e la Russia si sono sempre sostenute con fermezza sulle questioni che riguardano i nostri rispettivi interessi fondamentali o le nostre principali preoccupazioni. La Russia ha ribadito in molte occasioni che aderisce rigorosamente al principio di “una sola Cina”, che Taiwan è parte inalienabile del territorio cinese, che si oppone a qualsiasi forma di “indipendenza di Taiwan” e che sostiene con fermezza tutte le misure del governo cinese e del popolo cinese per raggiungere la riunificazione nazionale. La Cina apprezza molto la posizione coerente della Russia.
— Dobbiamo difendere con fermezza l’equità e la giustizia internazionali. Attualmente, gli squilibri globali in termini di pace, sviluppo, sicurezza e governance continuano ad aumentare senza sosta. Per affrontare tali squilibri, ho proposto di costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità e ho presentato l’Iniziativa per lo Sviluppo Globale, l’Iniziativa per la Sicurezza Globale e l’Iniziativa per la Civilizzazione Globale come via da seguire per orientare il sistema di governance globale verso una maggiore equità e giustizia.
Il mondo ha bisogno di giustizia, non di egemonismo. La storia e l’attualità hanno dimostrato che per affrontare le sfide globali è importante sostenere la visione di una governance globale caratterizzata da ampie consultazioni e contributi congiunti a vantaggio di tutti. È inoltre importante scegliere il dialogo piuttosto che il confronto, costruire partenariati piuttosto che alleanze e perseguire una cooperazione vantaggiosa per tutti piuttosto che giochi a somma zero. È altrettanto importante praticare un vero multilateralismo, accogliere le legittime preoccupazioni di tutti e salvaguardare le norme e l’ordine internazionale. Siamo fermamente convinti che i popoli di tutto il mondo sceglieranno di schierarsi dalla parte giusta della storia e dalla parte dell’equità e della giustizia.
La Cina e la Russia sono entrambi paesi importanti con una notevole influenza nel mondo. Le due nazioni sono forze costruttive per il mantenimento della stabilità strategica globale e per il miglioramento della governance globale. Le nostre relazioni bilaterali si fondano su una chiara logica storica, sono sostenute da una forte spinta interna e affondano le radici in un profondo patrimonio culturale. Le nostre relazioni non sono né dirette contro terzi né influenzate dall’esterno. Insieme dobbiamo sventare tutti i piani volti a minare o compromettere i nostri legami di amicizia e fiducia, e non dobbiamo lasciarci disorientare da questioni transitorie o destabilizzare da sfide imponenti. Dobbiamo sfruttare la solidità e la resilienza della nostra partnership di coordinamento strategico per accelerare congiuntamente la transizione verso un mondo multipolare e costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità.
La Cina e la Russia sono entrambe grandi nazioni con civilizzazioni splendide. Il popolo cinese e quello russo sono entrambi grandi popoli caratterizzati da un’eredità eroica. Ottant’anni fa, i nostri popoli hanno vinto la guerra antifascista con lotte epiche. Oggi, otto decenni dopo, dobbiamo assumere tutte le misure necessarie per salvaguardare con determinazione la nostra sovranità, sicurezza e i nostri interessi in materia di sviluppo. Dobbiamo essere custodi della memoria storica, partner nello sviluppo e nel rinnovamento nazionale, paladini dell’equità e della giustizia globale e lavorare insieme per costruire un futuro più luminoso per l’umanità.
- Si tratta di una citazione riferita a: “расцветали яблони и груши” – “rastsvetali yabloni i grushi”, l’incipit della famosissima canzone russa Katjuša (Катюша). (NdT)
- Si riferisce al recupero (in cinese 光復) dell’isola di Taiwan dopo la fine dell’occupazione coloniale giapponese. (NdT)
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