Il focus dei BRICS su quattro ambiti
di: John Gong*
Venti anni dopo che il sistema BRICS (originariamente era BRIC, poi si è aggiunto il Sudafrica) è stato lanciato, il potere economico dei paesi BRICS è quasi pari a quello del G7, principalmente grazie all’ascesa della Cina, che è cresciuta fino a diventare più del doppio del resto dei quattro messi insieme. In un recente articolo Jim O’Neill, che ha originariamente inventato il concetto di BRIC in un report per Goldman Sachs, ha scritto che se non fosse stato per la Cina, I BRICS non avrebbero fatto molta strada, né economicamente, né politicamente.
È in questo ambito che il presidente cinese Xi Jinping ha pronunciato il suo discorso che è stato straordinariamente breve ma essenziale, definendo quattro aree di interesse per i BRICS nel futuro e cinque proposte concrete da parte della Cina, tra cui l’annuncio di una donazione di 100 milioni di dollari per la campagna di vaccinazione COVID-19 ed ulteriori 100 milioni di vaccini COVID-19.
Le quattro aree di interesse meritano di essere evidenziate alla luce della posizione economica e politica dei BRICS rispetto al G7 in termini di rappresentatività dei mercati emergenti e del più vasto mondo in via di sviluppo. Guidato dagli Stati Uniti, il gruppo dei G7 ama parlare dell’ordine globale basato sulle regole, mentre sorvola sulla questione di quali regole e a quale ordine globale si riferisce. La prima area d’interesse di Xi confuta nettamente questa nozione equivoca, riferendosi a un ordine globale che si basa sulla Carta delle Nazioni Unite, quello che lui chiama il vero multilateralismo.
Il secondo punto chiave di Xi riguarda una lotta unita a livello globale contro il COVID-19, una tracciabilità delle origini del virus basata sulla scienza invece che sulla politicizzazione o la stigmatizzazione. Ha detto che dobbiamo facilitare la ricerca e lo sviluppo del vaccino, la produzione e l’equa distribuzione in quanto bene pubblico globale.
In terzo luogo, Xi ha parlato di una ripresa economica globale basata sull’apertura e sulla crescita guidata dall’innovazione, a beneficio di tutte le nazioni. Questo significa anche difendere il sistema del commercio multilaterale fondato sull’OMC.
L’ultimo punto che ha sollevato è stato la lotta al cambiamento climatico.
Queste quattro aree in sostanza sono le risposte della Cina alla cosiddetta sfida alla Cina dell’amministrazione Joe Biden. Washington aveva cercato di usare il G7 per imbastire un’alleanza contro la Cina basata sulle sue regole e sul suo ordine. No, la risposta della Cina è che c’è solo un insieme di regole e un ordine basato sulla Carta delle Nazioni Unite.
La tracciatura delle origini del virus di Biden è un bizzarro esercizio di spionaggio e di analisi di intelligence. La Cina, trovandosi alle prese con la campagna di politicizzazione e stigmatizzazione di Washington, risponde facendo appello alla scienza e alla medicina.
La precedente amministrazione di Donald Trump si è intestardita a scavalcare l’OMC e a ricorrere a guerre commerciali unilaterali per affrontare le rivendicazioni commerciali, cosa che l’amministrazione Biden ha ereditato e che continua. La risposta della Cina, come ha detto ieri Xi, è di difendere il sistema commerciale multilaterale globale e di difendere l’OMC.
L’intero fondamento del BRICS riguarda la prospettiva dei mercati emergenti nelle questioni economiche e politiche globali per aggiornare la voce dominante al G7 che rappresenta l’Occidente. Mentre il potere economico dei BRICS continua a crescere, sono finiti i giorni in cui pochi paesi occidentali che si riunivano potevano dettare il corso degli affari globali.
*John Gong è professore presso l’Università di Economia e Commercio Internazionale e ricercatore presso l’Accademia di Studi sull’Economia Aperta della Cina all’UIBE.
Traduzione a cura di Francesco Maringiò