I garofani rossi di Cipro

di Milena Fiore

garofani rossiOspitate dalla Federazione Pancipriota dei lavoratori (PEO) e dalla Federazione Pancipriota delle Organizzazioni delle Donne (POGO), si è svolta dal 4 al 7 aprile nelle città di Nicosia e di Larnaca la riunione del Comitato direttivo della Federazione Democratica Internazionale delle Donne (WIDF) che ha visto la partecipazione di delegate di tutti i continenti, dall’America Latina all’Africa, dall’Asia all’Europa, con una significativa presenza del mondo arabo.

Cipro è mare dappertutto sotto il cielo aperto. E nelle immense distese gialle di grano, abbellite dai garofani rossi nelle nostre mani, simbolo della campagna delle donne cipriote “La lotta per l’uguaglianza non finisce mai” (30.000 sono stati i garofani rossi che il sindacato ha distribuito alle donne che lavorano!), le affiliate della WIDF di tutto il mondo hanno lanciato un piano delle attività e un calendario delle lotte future, anche in vista del 70° anniversario dell’organizzazione che cadrà nel 2015.

La WIDF infatti nacque sull’onda della lotta di Liberazione dal nazifascismo per raccogliere e rilanciare l’esperienza di lotta e il ruolo paritario conquistato dalle donne durante la Resistenza. E il 70° sarà anche l’occasione per una importante campagna di affiliazione e tesseramento, con particolare attenzione alle giovani generazioni. 

Il Direttivo ha anche deciso che le sue prossime sessioni si svolgeranno negli stessi giorni e luoghi del Forum sociale mondiale, in modo da favorire una connessione più stretta tra il movimento internazionale delle donne e le forze altermondialiste emerse in questi anni.

“La WIDF dichiara la sua solidarietà con il Movimento popolare cipriota in lotta contro il progetto UE-FMI di immiserimento e asservimento del popolo di Cipro.” 

Durante i primi giorni del meeting abbiamo potuto esprimere la nostra adesione alla lotta di massa che stanno portando avanti il sindacato e il partito Akel in questo che è uno dei momenti più difficili della storia di Cipro, strozzata dal ricatto del debito e dalle pressanti richieste dell’Unione Europea. 

Come delegate della WIDF, siamo state prima assieme ai dimostranti che davanti al Parlamento manifestavano contro le misure capestro proposte dalla UE; poi siamo state ricevute – con alla testa le compagne Marcia Campos, Skevi Koukouma, Mayada Abbassi, Linda Matar, Maritza Roquet – dal presidente del Parlamento, Yiannakis Omirou, al quale abbiamo consegnato la Risoluzione conclusiva del nostro meeting, esprimendogli il pieno appoggio e la forte solidarietà della WIDF con la lotta che sta conducendo il popolo cipriota.

Un altro incontro importante è stato quello col segretario generale di Akel, Andros Kyprianou, che ha risposto alle numerose nostre domande sulla situazione di Cipro rispetto all’Unione europea e alle nuove tendenze espansionistiche che vanno emergendo in Turchia.

“Il meeting della WIDF riunito dal 3 al 7 aprile 2013in Nicosia, Cipro ha approvato una risoluzione che esprime la solidarietà internazionalista ai popoli in lotta in tutto il mondo”

Nel corso del direttivo della WIDF si è discusso dei vari scenari di crisi, dalla Siria alla Palestina, dalla Corea del nord al Sahara occidentale, e delle lotte delle donne in corso nei vari paesi del mondo, ribadendo la condanna delle politiche di austerità e neoliberiste e delle scelte dei grandi monopoli che stanno duramente rovinando popoli interi e minacciano fortemente l’emancipazione delle donne; ed esprimendo il pieno sostegno alla donne dei paesi arabi in lotta contro il ritorno di politiche oscurantiste.

Tra le varie iniziative lanciate dalla WIDF ve ne è poi una particolarmente bella a sostegno dei cinque eroi cubani illegalmente detenuti nella carceri statunitensi: ogni 5 del mese vengono diffusi materiali informativi ed effettuate iniziative di solidarietà coi Cinque.

Riguardo all’America Latina, è stata ricordata la figura e l’opera di Chavez, Libertador del Venezuela ma anche leader molto attento alle lotte delle donne, e si è espresso l’auspicio che il percorso bolivariano possa proseguire superando i rischi e gli ostacoli che si stanno manifestando.

Il convegno ha anche approvato una risoluzione la quale, mettendo in luce il nesso tra crisi economica e rinascenti tendenze fasciste, ha ribadito la sua condanna nei confronti di tutte le forze razziste e neofasciste, contestando la teoria degli “opposti estremismi” utilizzata dall’UE per equiparare i partiti comunisti alla estrema destra. In questo quadro ha riaffermato la necessità di una adeguata formazione storica delle giovani generazioni e di una costante iniziativa antifascista.

La risoluzione conclusiva del convegno ha ribadito infine che proprio la crisi economica devastante in questi anni conferma più che mai la necessità di proseguire la lotta contro il capitalismo e l’imperialismo. 

“Il futuro del mondo non può essere il capitalismo, l’unica strada verso il progresso umano sta nella solidarietà, nell’eguaglianza e nella pace: nel mondo del socialismo.”