Francesco Galofaro: come ci “vendono” la guerra e il significato della pace

In un’epoca in cui i conflitti e la loro narrazione dominano il dibattito pubblico, è fondamentale comprendere come l’informazione viene costruita e percepita. Presentiamo l’intervento di Francesco Galofaro, semiologo e docente dell’Università IULM di Milano, un’analisi approfondita sui meccanismi della propaganda e sulla complessa natura della pace.

Nel suo intervento, Galofaro esplora come la pace sia spesso data per scontata e come la storia stessa sia costellata di conflitti. Sottolinea come, in assenza di un’esperienza diretta della guerra, l’opinione pubblica possa essere influenzata da tecniche manipolative che “vendono” il conflitto come un prodotto. Attraverso esempi concreti, come l’uso del linguaggio pubblicitario e della “gamification”, Galofaro svela le strategie utilizzate per rendere la guerra accettabile e normalizzata.

L’analisi si estende anche al fenomeno della censura e della delegittimazione delle voci critiche, discutendo il “rituale di degradazione” impiegato per silenziare chi propone analisi divergenti. Galofaro offre inoltre spunti su come i canali alternativi, come Telegram e altri social media, possano agire come strumenti di controinformazione, evidenziando il conflitto di classe intrinseco nella battaglia per l’informazione.

Questo video è un’opportunità per riflettere criticamente sul modo in cui percepiamo la guerra e la pace, e per sviluppare una maggiore consapevolezza sui meccanismi di manipolazione mediatica.

Unisciti al nostro canale telegram

Sostienici per sostenere l’informazione libera!