da rassegna.it
La Corte Costituzionale ha bocciato il prelievo aggiuntivo del 2,5% previsto dalla manovra Tremonti. La misura era discriminatoria verso i dipendenti pubblici. Ora scatterà la restituzione del tributo per un valore stimabile fino a 3,8 miliardi di euro
“Una vera e propria bomba su conti Inps-Inpdap”. E’ l’allarme lanciato dalla Cgil alla luce della sentenza 223 della Corte costituzionale che ieri ha bocciato la manovra Tremonti di maggio 2010 (il dl 78/2010) nella parte che disciplinava la trattenuta del Tfr per i dipendenti pubblici. La sentenza dell’alta corte – la stessa che ha giudicato illegittimi i tagli alle retribuzioni delle alte dirigenze pubbliche perché gravemente discriminatori in quanto un tributo non può discriminare né in ragione della tipologia del datore di lavoro (in questo caso i pubblici e non i privati) e né può riguardare solo il lavoro – ha giudicato infatti incostituzionale anche il provvedimento relativo al Tfr del lavoro pubblico.