di Riccardo Dobrilla | da www.rivoluzionecivile.it
La Costituzione sancisce che la pensione è retribuzione differita, deve essere proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e deve garantire una vita libera e dignitosa.
Sono passati 65 anni e nessuno dei governi che si sono succeduti in tutto questo periodo ha mai iniziato a realizzare questi principi, anzi nell’ultimo ventennio ce ne siamo allontanati sempre di più.
Le pensioni minime (480,53 euro) e medie (870 euro) dell’Inps sono sotto il livello della soglia di povertà e tra le nazioni costituenti l’originario mercato comune europeo siamo al penultimo posto, in entrambi i dati, davanti alla sola Grecia.