Girare in bici o motorino per consegnare pizze e sushi non è più solo un lavoretto da universitari. Ecco le storie di ex dipendenti che per arrivare a fine mese si mettono la pettorina di Deliveroo, Foodora & c. Raccontano le settimane di 80 ore di lavoro (“poi un suv mi ha messo sotto”), la guerra per i turni, l’ansia per le “statistiche di affidabilità”. E i bonus offerti a chi non sciopera.
“In una domenica di pioggia ho pedalato 115 chilometri. Fatti due conti, ho guadagnato 1 euro al chilometro”. Pietro non si allena per il triathlon ma il fiato ce l’avrebbe, per forza di cose. Da due anni fa il rider per Foodora, su e giù per Torino per quattro o cinque ore al giorno. Quando ha iniziato aveva già passato i 40 e l’azienda in cui lavorava come programmatore l’aveva lasciato a casa. Nel frattempo si è separato e senza gli 800-900 euro netti che porta a casa consegnando pizze e sushi non arriverebbe a fine mese.