Ordine del Giorno Direttivo CdLT-Cgil Pescara 12 Giugno 2012

cgilIl voto di fiducia al Senato sul Disegno di Legge sul Mercato del Lavoro accelera i tempi del percorso parlamentare e cambia oggettivamente,nel merito e nel metodo, la strategia sindacale in relazione ai tempi e le modalità di mobilitazione finalizzate alla modifica sostanziale del DdL e della politica economica e sociale del Governo Monti.

Le osservazioni critiche e le richieste della Cgil al Parlamento per il ripristino e l’esigibilità delle tutele previste dall’Articolo 18 non hanno avuto esiti positivi, anzi le correzioni introdotte dalla Commissione parlamentare peggiorano il testo già sottoposto al voto di fiducia al Senato.

L’assetto complessivo del D.d.L. “non risponde alla necessità di riaprire in Italia una prospettiva di crescita”.

Anche in presenza di alcune modifiche positive,introdotte anche grazie all’iniziativa della Cgil, il D.d.L. non prevede il superamento del sistema di precarietà, mantenendo pressochè inalterate tutte le tipologie contrattuali di accesso al lavoro senza introdurre percorsi certi e procedure trasparenti di stabilizzazione dei giovani nel mercato del lavoro,con particolare riferimento all’occupazione femminile.

I temi dell’allargamento degli ammortizzatori sociali,del principio di universalità, spesso usati strumentalmente dal Governo, come elementi di conflittualità intergenerazionale,tra i cosiddetti garantiti e i non garantiti, hanno prodotto e stanno producendo nei fatti l’arretramento complessivo dei Diritti nel lavoro e dello Stato Sociale.

La vicenda dei cosiddetti “esodati” è emblematica per comprendere la distanza che emerge ogni giorno di più tra bisogni reali,disagio sociale e sistema di garanzie e tutele prefigurato dal Governo Monti.

Dall’altra parte le modifiche apportate al sistema di detassazione dei premi di risultato danno l’idea di quale attenzione sia riservata alla difesa delle retribuzioni e del loro potere d’acquisto che vengono ulteriormente penalizzate.

Le ragioni che avevano determinato la decisione del Direttivo Nazionale di proclamare lo Sciopero Generale restano immutate, anzi le scelte prodotte dal Governo e l’andamento della discussione parlamentare le confermano con maggior forza.

La ripresa dell’iniziativa unitaria,la manifestazione del 16 giugno a sostegno della piattaforma su crescita e sviluppo, da sole non bastano a garantire,viste le diverse posizioni di Cisl e Uil sul DdL, il necessario sostegno alle mobilitazioni per il cambiamento delle norme sul Mercato del Lavoro.

Per queste ragioni è necessario mantenere il percorso di mobilitazione previsto dal Direttivo Nazionale e,in considerazione dell’andamento del dibattito parlamentare, non può essere ulteriormente procastinata la decisione della data dello sciopero generale che non potrà che svolgersi, per ragioni oggettive e di credibilità, entro la prima metà del mese di Luglio.

Si chiede pertanto alla Segreteria regionale di prevedere in tempi rapidi la convocazione del Direttivo per una valutazione del gruppo dirigente regionale sul percorso di mobilitazione e sulle vertenze regionali, anche ai fini di sollecitare la segreteria nazionale sulla necessità di definire la data dello sciopero generale.

Il Direttivo della CdLT-Cgil Pescara
(votato all’unanimità)