Nuova stangata con i coefficienti. Insostenibili gli effetti della riforma

da www.cgil.it

Con la revisione dei coefficienti pensionistici annunciata dal ministro Fornero è in arrivo una nuova stangata. Gli effetti della riforma sono sempre più insostenibili. Ecco i primi calcoli su quanto diminuiranno le pensioni

“Il Ministro Fornero ha annunciato che sono pronti i nuovi coefficienti di trasformazione del montante contributivo in rendita pensionistica e che il relativo decreto è già pronto per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Il Sole 24 ore di oggi dice che con l’applicazione dei nuovi coefficienti le pensioni liquidate dal 2013 al 2015 diventeranno più leggere del 3%. Siamo in presenza di una nuova stangata”. Lo sostiene Vera Lamonica, segretaria confederale della CGIL con delega alla previdenza.

“I nuovi coefficienti verranno emanati senza alcun confronto con le parti sociali – aggiunge Lamonica – e senza alcun confronto con il Parlamento. Anche se ciò è stato espressamente previsto dalla legge,non possiamo non ribadire quanto avevamo già affermato a suo tempo: si tratta di un provvedimento che va ad incidere sulla vita delle persone e, quindi, sarebbe stato non solo opportuno ma necessario che ci fosse un confronto con le parti sociali e il Parlamento”.

“Le pensioni liquidate nel 2013 – dice la dirigente della CGIL – oltre alla stangata dei coefficienti, subiranno anche l’ulteriore stangata relativa alla mancata rivalutazione del montante contributivo a causa del PIL negativo dovuto alla profondità della crisi.

I lavori poi non sono certamente tutti uguali e i coefficienti, così come vengono elaborati, non tengono conto delle diverse aspettative di vita collegate ai lavori che vengono svolti”.

“Prima di varare i coefficienti – conclude Lamonica – sarebbe opportuno quantomeno un confronto pubblico. Per quanto ci riguarda pensiamo che vada riaperta la discussione sull’insieme dei problemi provocati dalla riforma, a partire dal fatto che i lavoratori non possono essere gli unici a pagare sempre e per tutti”.