No alla modifica dell’Art.18!

a cura della RSU “Sammontana” di Empoli

 

sammontanaIl governo Monti, dopo aver ingiustamente eliminato la contingenza alle pensioni ed elevato la stessa eta pensionabile per tutti, ha gia’ annunciato di voler rivedere l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, ed in particolare aggiungendo con inaudita arroganza che, qualora il negoziato per la riforma del mercato del lavoro non approdasse ad un accordo con le parti sociali, la riforma verrebbe fatta in ogni caso.

 

La R.S.U. della Sammontana, insieme a tutti i lavoratori, contesta aspramente certi tipi di affermazioni, che peraltro non e’ nemmeno la prima volta che vengono espresse da autorevoli membri del governo in carica. A maggior ragione considerando il contesto di grave crisi economica come quello che il paese sta da tempo attraversando, simili prese di posizione denotano soprattutto la mancanza sia di un’idea di politica industriale, sia di una adeguata cultura di coesione sociale: cio’ che si percepisce e’ soprattutto un totale clima di sistematica accondiscendenza e di asservimento verso i poteri forti.

 

L’articolo 18 dello statuto dei lavoratori non c’entra nulla con la mancanza di sviluppo e di crescita economica: l’art. 18 funziona soltanto da deterrente ai soprusi e ai ricatti che possono verificarsi nel posto di lavoro, ed impedendo che si possa venir licenziati senza giusta causa o senza giustificato motivo: e’ sulla precarieta che piuttosto si deve intervenire! Non e’ ammissibile che in un paese che possa dirsi civile esistano ben 46 forme contrattuali di lavoro! E non e’ certo rendendo licenziabili i lavoratori, ovvero determinando l’aumento crescente e indiscriminato della disoccupazione e gettando sul lastrico molte famiglie che si puo’ pensare di uscire dalla crisi!!!

 

Per tutti questi motivi, la R.S.U. della Sammontana, nel dover ritenere che il governo abbia soprattutto l’intenzione di agire in maniera violenta e indiscriminata per colpire la dignita’ di chi lavora, chiede alla CGIL di rompere gli indugi e di prepararsi subito, insieme a Cisl e Uil, per mettere in campo una forte e crescente opposizione sociale, predisponendo azioni e forme di lotta adeguate e crescenti in modo da coinvolgere anche la societa’ civile e finalizzate a durare nel tempo, partendo da una difesa assoluta dell’art. 18, da una riproposizione immediata della partita sulle pensioni e da un adeguato ripristino di una piena contingenza; dalla predisposizione di una tassa patrimoniale a una riforma fiscale a favore di lavoratori dipendenti, precari e pensionati, prendendo in seria considerazione la proclamazione di uno sciopero generale contro un esecutivo e contro tutta una politica che si e’ gia piu’ volte rivelata come autentica nemica dei diritti fondamentali delle persone!!!

 

Empoli, 6/2/2012 R.S.U. Sammontana