Nelle aziende il rischio stress è ancora sconosciuto

da rassegna.it

I metalmeccanici Cgil presentano martedì 31 marzo a Roma uno studio sui rischi psicosociali. La valutazione dello stress lavoro-correlato si realizza solo nelle metà delle imprese. Di Nunzio (Ass. Trentin): scarso il coinvolgimento di Rls e lavoratori

La valutazione del rischio stress lavoro-correlato è ancora largamente sconosciuta nelle imprese metalmeccaniche italiane. Dal gennaio 2011, ossia da quando è entrata in vigore la metodologia deliberata dal ministero del Lavoro, la valutazione è stata realizzata solo nel 47,6 per cento delle aziende: nel 20 per cento è in corso, mentre per un’azienda su tre non è iniziata. A dirlo è il volume “Il rischio stress lavoro-correlato nel settore metalmeccanico”, curato dal ricercatore dell’Associazione Trentin Daniele Di Nunzio e pubblicato da Ediesse, che viene presentato martedì 31 marzo a Roma. Il volume riporta un’indagine promossa dalla Cgil nazionale e dalla Fiom Cgil, condotta dall’Associazione Trentin e realizzata con il finanziamento del Fapi (Fondo formazione piccole e medie imprese) su un campione di 237 Rls del settore metalmeccanico, cui è stato somministrato (nei primi mesi del 2014) uno specifico questionario.

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