Messaggio dell’Ufficio regionale europeo della Federazione Sindacale Mondiale sui migranti africani inabissatisi al largo dell’isola italiana di Lampedusa

Federazione Sindacale Mondiale (FSM-WFTU) | wftucentral.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

L’Ufficio regionale europeo della Federazione Sindacale Mondiale (FSM) esprime dolore e indignazione per i numerosi rifugiati economici morti dopo che la loro barca, con a bordo centinaia di migranti africani, è affondata al largo dell’isola italiana di Lampedusa, con un numero dei morti ormai superiore a 300.

L’umanità sta attraversando un’epoca particolarmente difficile e aspra, espressa dall’approfondirsi della crisi mondiale del sistema capitalistico, con conseguenti ineguaglianze socio-economiche e sfruttamento crescenti, con livelli di povertà e disoccupazione in aumento e con milioni di persone povere e disperate costrette ad emigrare. Allo stesso tempo, il cosiddetto Nuovo ordine mondiale imperialista non esita a usare la guerra e la distruzione per imporre specifici interessi geo-politici, alimentare e far lievitare conflitti e processi di destabilizzazione, mirando unicamente al controllo delle risorse naturali del pianeta e a servire gli interessi dei potenti stati industriali delle compagnie multinazionali.


E’ quindi evidente che le cause del fenomeno dell’emigrazione nei tempi moderni vanno cercate nello stesso sistema capitalista. Sono il risultato delle condizioni socio-economiche create dalla forzata realizzazione della globalizzazione neo-liberale.

L’esigenza per lavoratori e lavoratrici di promuovere il loro coordinamento in un fronte contro la globalizzazione sfrenata e il neo-liberalismo è più che mai un imperativo. Il movimento sindacale con orientamento di classe della Federazione Sindacale Mondiale in Europa, utilizzando l’organizzazione e la mobilitazione delle forze del lavoro deve condurre le battaglie fino in fondo e sostenere la formazione di condizioni in cui l’emigrazione non debba essere l’opzione o l’alternativa per ciascun lavoratore, per una società giusta che abolisca lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo.