di Maurizio Brotini, PdCI Toscana
Monti-Fornero sono la risposta di destra alla crisi economico-finanziaria. Ci vorrebbe una risposta di sinistra che al momento latita. Dunque Monti rischia di essere vincente e popolare perchè la maggioranza della gente ha paura di una crisi modello Argentina o Grecia. Abbiamo bisogno di sentire proposte alternative della sinistra politica, che non arrivano…
Politicamente questo è il punto decisivo: chi si sente parte della grande famiglia della sinistra del lavoro nelle sue varie e storiche componenti – socialista, laburista, socialdemocratica, comunista, direi anche anarchica e cristiano-sociale – ha questo obbligo. Proporre una alternativa di sinistra alla crisi, individuare un blocco sociale in grado di sostenerla nella lotta e nell’iniziativa, costruire un sistema di alleanze che traduca blocco sociale di riferimento e alternativa economica e sociale in battaglia politica per il cambiamento.
Riproponendo altresì il tema ineludibile del socialismo e del comunismo. Il no della CGIL alla cancellazione dell’articolo 18 ed alla macelleria sociale, il percorso di mobilitazioni e di scioperi individuato, il ribadire che sarà una mobilitazione lunga, articolata, incisiva e determinata ci offrono una decisiva – forse ultima – possibilità e ci richiamano ad una grande responsabilità.
