di Patrizio Di Nicola | da www.rassegna.it
Il governo si prefiggeva a parole obiettivi importanti, ma poi ha proseguito nell’opera di normalizzare il precariato iniziata nel 2003. Più che una riforma ordinaria, servirebbe un piano straordinario
Entra in vigore il 18 luglio (almeno per alcune parti) la legge 92/2012, la riforma del mercato del lavoro fortemente voluta dal governo tecnico in carica. Si tratta, va ricordato, della terza di una serie di interventi che dovevano essere strutturali e risolutivi, ma che si inseguono, modificandosi, da tre lustri: il “Pacchetto Treu” (legge n. 196 del 1997), la “Legge Biagi” (legge n. 30 del 2003), e ora la “Riforma Fornero”.