di Patrizia Maltese | da www.zenzeroquotidiano.it
I 1.805 lavoratori della Gesip dovranno dire grazie alla regione siciliana se al momento non sarà possibile per loro attivare la cassa integrazione in deroga.
Lo spiega il ministero del Lavoro in una nota tecnica che fa seguito alle proposte avanzate dal sindaco Leoluca Orlando per salvaguardare i dipendenti della società in liquidazione, il cui contratto di servizio con il comune è scaduto ad agosto lasciando i dipendenti senza lavoro e senza stipendio anche perché il governo non ha dato il via libera all’erogazione di un contributo di cinque milioni di euro che pure era stato stabilito con una deliberazione della Protezione civile.
Orlando aveva suggerito, appunto, la cassa integrazione in deroga o – in alternativa – la sottoscrizione di un contratto di solidarietà “non industriale”. La prima per il ministero è impossibile perché – si legge nella nota – “condizione essenziale affinché si possa sottoscrivere il suddetto accordo è che la Regione abbia utilizzato completamente le risorse attribuite lo scorso anno e, soprattutto, che abbia corrisposto all’Inps la parte dovuta di cofinanziamento alle indennità di sostegno al reddito. Dai dati forniti dall’Inps risulta al momento che la Regione deve ancora erogare 12 milioni 500 mila euro circa”.
E non sarebbe percorribile nemmeno la seconda strada in quanto, sempre secondo il ministero – questo “strumento non è utilizzabile nel caso di società in liquidazione”, mentre perplessità vengono espresse “riguardo l’eventuale richiesta di solidarietà da parte di una Newco che assorba tutta la forza lavoro di Gesip in liquidazione, anche perché, tale richiesta dovrebbe essere conseguente a un accordo sindacale sottoscritto nel corso di una procedura di licenziamento collettivo, con evidente incoerenza rispetto all’avvio della nuova società”.