Job Act. La nuova frontiera della presa in giro dei lavoratori

da www.tribunodelpopolo.it

Anche Matteo Renzi, come chi lo ha preceduto, sembra ritenere che il problema principale del mercato del lavoro in Italia sia la rigidità dei contratti, non la carenza di domanda.

Perciò, il primo pezzo del tanto annunciato Jobs Act è una ulteriore flessibilizzazione dei contratti di lavoro, con la possibilità di rinnovare quelli a termine fino a otto volte in tre anni. Ciò significa ansie,attese,aspettative e incertezze per otto volte.Temere ogni volta la mancata proroga (trasformazione a indeterminato sarebbe troppo). Doveva essere la svolta del contratto unico a tempo indeterminato, come affermato più volte dal Presidente del Consiglio attraverso un’abilità di comunicazione sin qui mai viste,anche meglio di chi purtroppo non si è ancora messo da parte.


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