Il padrone delle ferriere

da www.rivoluzionecivile.it

marchionne-ferriere postCome già in altre parti d’Italia, anche a Pomigliano Marchionne elude le decisioni dei magistrati e continua a discriminare gli iscritti alla Fiom. E lo fa nel modo psicologicamente più devastante, pagando i lavoratori ma lasciandoli a casa, facendoli sentire inutili. Ma gli operai, ha detto oggi Antonio Ingroia durante il suo tour elettorale in Basilicata “non vogliono assistenzialismo, chiedono con forza di poter lavorare senza essere discriminati. La Fiat sta mettendo in pratica un allontanamento politico, a Pomigliano come in altri stabilimenti, perché è stata spalleggiata da Berlusconi prima e Monti dopo, insieme ai partiti che li hanno sostenuti”. Ingroia ha ricordato la sentenza della Corte di Appello di Roma che ha stabilito il reintegro dei 19 operai, tutti iscritti alla Fiom, che si erano opposti alla decisione di essere licenziati.


Questa mattina i lavoratori si sono recati al lavoro ma sono stati fermati al momento di timbrare il cartellino. Solo dopo aver occupato i locali di ingresso sono riusciti ad ottenere almeno una dichiarazione scritta dell’azienda. “Un atteggiamento arrogante e prepotente – ha detto ancora Ingroia – che calpesta la Costituzione. Marchionne si crede superiore alla legge e continua a comportarsi come il padrone delle ferriere, secondo il modello berlusconiano, ma in un Paese civile le sentenze si rispettano”.

Tra i 19 lavoratori c’è il candidato di Rivoluzione Civile, Antonio Di Luca, oggi in Basilicata con Ingroia, che ha appreso con una telefonata dai suoi compagni, quanto stava accadendo. “Si fa fatica – ha commentato Di Luca – a non interpretare la scelta del management, di non impiegare i sindacalizzati Fiom, come un tentativo maldestro e reiterato di umiliazione”. Una umiliazione che i lavoratori respingono interamente al mittente: “come pensano di saper impiegare i rimanenti tremila esuberi se oggi non sono in grado di dare una mansione ai 18 che la magistratura vuole al loro posto di lavoro?”. Marchionne passerà anche per essere il manager dei due mondi ma a Pomigliano, come a Melfi, inciampa continuamente in sortite strumentali che svelano solo cattivo gusto e mancanza di rispetto, oltre che per le organizzazioni sindacali non servili anche per le istituzioni giuridiche”. Ed è per questo che Antonio Ingroia ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di avere con noi Antonio Di Luca. Rivoluzione Civile è dalla parte dei cittadini che sono privati dei loro diritti. Noi ci impegniamo a cancellare la riforma Fornero e a far rispettare le leggi. C’è bisogno di restituire dignità al lavoro”.