di rassegna.it
La multinazionale svizzera propone ai dipendenti della Perugina di tagliarsi l’orario da 40 a 30 ore, in cambio dell’assunzione di un figlio, ma sempre con contratto flessibile. Per la Cgil proposta inaccettabile: “Vogliono barattare i diritti”
Ha avuto grande risalto sulla stampa di oggi la proposta di Nestlè, la multinazionale svizzera che tra gli altri detiene il marchio Perugina, di offrire ai dipendenti della fabbrica di cioccolata l’assunzione di un figlio in cambio di una riduzione, sensibile, del loro orario di lavoro. L’idea è quella di trasformare gli attuali fissi, magari quelli con più anni di lavoro sulle spalle, in part-time e con i risparmi assumere giovani lavoratori, anche loro flessibili.