Garanzia Giovani dopo un anno dal suo debutto ha generato ritardi nei pagamenti e il mancato abbattimento della disoccupazione giovanile. Dei 2 milioni di Neet coinvolti nel progetto, solo il 22% è iscritto, inoltre a guadagnarci sembrano essere soltanto le aziende che assumono grazie ai rimborsi europei, abbattendo i costi per la forza lavoro.
Il Dipartimento Lavoro del PCdI propone come contributo d’approfondimento l’articolo qui di seguito riportato.
Doveva essere una garanzia, ma è lo stata solo di insuccessi. Garanzia Giovani il progetto europeo per i Neet, salutato con strilli di trombe e proclami, doveva essere il sistema per incentivare il lavoro, sbloccare l’inerzia dei giovani italiani e risollevare la penosa percentuale della disoccupazione giovanile nostrana. Ma dopo un anno: più della metà degli iscritti non hanno ancora fatto il primo colloquio, migliaia di giovani con uno stage semestrale alle spalle attendono ancora di percepire l’indennità dalle regioni e il tasso di disoccupazione giovanile è ancora al 40%. A distanza di un anno il risultato è pessimo e Garanzia Giovani può considerarsi a tutti gli effetti un flop di successo.