COMUNICATO STAMPA
Come al solito la scure del governo Monti si abbatte sui più deboli. A farne le spese questa volta i pendolari, lavoratori e studenti che quotidianamente utilizzano i treni per raggiungere scuole e luoghi di lavoro. Ma le responsabilità non sono solo romane.
Pur essendo consapevoli infatti che la decisione assunta dalla Regione Toscana derivi in parte dai tagli dei trasferimenti statali destinati al trasporto pubblico locale, riteniamo inaccettabile che la ridefinizione del contratto con Trenitalia spa colpisca pesantemente e ancora una volta gli utenti della tratta Viareggio – Lucca – Firenze, aggravandone le condizioni a causa della soppressione delle stazioni di Massarosa, Nozzano, Tassignano, Porcari e Montecarlo, e dei tagli alle corse dei treni da Viareggio a Firenze e da Lucca a Firenze. Fra tutte le linee interessate dai provvedimenti, la Viareggio – Firenze è la più colpita, praticamente dimezzata: il provvedimento ci appare esageratamente penalizzante per la Versilia e Lucca rispetto agli altri territori della Toscana.
Contestiamo inoltre le modalità con le quali sono state effettuate le rilevazioni circa l’utilizzo delle stazioni e delle corse e riteniamo che le stazioni cosiddette “sottoutilizzate e in stato di abbandono” lo sono a causa dei disservizi e dei disagi causati da Trenitalia: invece di intervenire per eliminare e ridurre i disservizi, si eliminano direttamente i servizi incrementando i disagi per i cittadini e gli utenti. A tutto questo si aggiunge l’aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti ferroviari: quindi meno servizi ad un costo maggiore.
È grave inoltre che la Giunta regionale abbia agito senza consultare la Provincia e i sindaci direttamente coinvolti di provvedimenti che hanno pesanti conseguenti sui cittadini dei comuni interessati.
Riteniamo che l’utilizzo dei mezzi pubblici debba essere agevolato sia per ridurre l’utilizzo dei mezzi privati e garantire una mobilità sostenibile sia per garantire il diritto alla mobilità anche a chi non può permettersi il mezzo proprio: in un territorio come quello della Versilia e della Piana di Lucca dove i centri abitati sono sparsi, frastagliati e già ora distanti chilometri dalle stazioni non serve la velocità, servono servizi. E mentre chiusure, soppressioni e aumenti di prezzi sono già realtà, i prospettati “servizi sostitutivi via bus o adduzione verso stazioni vicine” sono appunto solo immaginati.
Ci battiamo da anni come Federazione della Sinistra per il raddoppio della linea Viareggio – Lucca – Firenze e il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale. Non è più possibile nascondersi dietro la scusa dei tagli dei trasferimenti statali alle Regioni. Perché si investono risorse mastodontiche sulla viabilità autostradale e sui treni ad alta velocità, che interessano l’elitè dell’utenza ferroviaria, e non sulla rete regionale e sui servizi quotidiani ai pendolari? Le risorse ci sono: si sceglie di spenderle diversamente.
Agiremo con i consiglieri regionali della Federazione della Sinistra, Sgherri e Marini, affinché la Giunta ritiri il provvedimento e agisca di concerto con gli enti locali per la ridefinizione del trasporto ferroviario e del trasporto pubblico locale ma nell’ottica della mobilità socialmente ed ecologicamente sostenibile: non siano disposti ad accettare tagli indiscriminati che denotano l’assenza di un piano per la mobilità in Toscana e alimentano dubbi circa la persistenza di territori di serie A e territori di serie B.
Per la Federazione della Sinistra (RC – PdCI), Mario Navari e Stefano Lodi Rizzini.