CGIL: Direttivo approva ordine del giorno sulla FIAT

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Il Comitato Direttivo (CD) della CGIL riunito il 11 e 12 gennaio 2012 ritiene “grave e sbagliata la scelta della FIAT di continuare sulla strada della rottura aggravata dalla definizione di un contratto di primo livello che cancella il contratto nazionale e la storia della contrattazione collettiva del gruppo e che tiene fuori illegittimamente dai luoghi di lavoro il sindacato maggiormente rappresentativo”.

 

“Tutto ciò viola i principi di uguaglianza e di libertà sindacale stabiliti dalla nostra costituzione, dal nostro ordinamento legislativo, dai contratti nazionali e rappresenta per tutto il sindacato confederale un problema da risolvere perché mette in discussione i principi fondamentali su cui si è sempre basato il pluralismo sindacale ed è fuori dalle regole ed in contrasto con l’accordo del 28 giugno.In questo senso è urgente ripristinare il diritto dei lavoratori di essere rappresentati nei luoghi di lavoro dai sindacati a cui liberamente aderiscono. Per tutto ciò è importante che il governo chieda conto a FIAT e avvii un confronto serio sul piano industriale e sugli investimenti più volte annunciati. Contemporaneamente, confermando la scelta della CGIL sui temi della democrazia e rappresentanza, si valuta urgente un confronto per ripristinare lo spirito della regola originaria dell’art. 19 dello statuto dei lavoratori”.

 

Il Comitato Direttivo della CGIL “sostiene e condivide la richiesta dei lavoratori del gruppo FIAT per l’indizione di un libero referendum abrogativo avanzata a FIM, UILM e FIAT nel rispetto degli accordi sindacali del 1993, e auspica che possa essere svolto anche con l’obiettivo della ricostruzione di tutti i diritti di rappresentanza e di corrette relazioni sindacali”.

 

Infine, il CD della CGIL “impegna la Segreteria alla rapida attuazione degli impegni contenuti nell’accordo del 28 giugno sulla certificazione della rappresentanza e impegna le categorie alla definizione di regole unitarie e condivise per la validazione democratica dei contratti collettivi nazionali di lavoro con la definizione di appositi intese e regolamenti”.