di Agenzia Dire, www.dire.it
Corteo della Cgil a Roma, “in corso un’offensiva da parte delle imprese per peggiorare il ddl lavoro. Ma la partita Art.18 è ancora aperta.
ROMA – “Sull’articolo 18 sappiamo bene che la partita e’ tuttora aperta”. Lo ha detto la segretaria della Cgil Susanna Camusso, in corteo per lo sciopero della Cgil Roma e Lazio. Camusso sottolinea che sul ddl lavoro “e’ in corso un’offensiva da parte delle associazioni di impresa per peggiorarlo”. E quindi “la mobilitazione continua”.
Sempre sul ddl lavoro osserva che e’ “molto debole su forme di ingresso e universalita’ degli ammortizzatori sociali” mentre il governo non avendo fatto “interventi equi e in favore della crescita sta determinando situazione sociale insopportabile nel nostro Paese”. Certo, aggiunge Camusso, Monti “ha fatto alcune cose giuste (lotta a evasione) ma sulla crescita, vera esigenza, fa l’opposto di quello che servirebbe”. Insomma, ribadisce la sindacalista, sul ddl lavoro “la mobilitazione va avanti” perche’ su precarieta’ e ammortizzatori sono “mancati gli obiettivi che il governo stesso si era posto”.
SARA’ SCIOPERO GENERALE – La Cgil fara’ lo sciopero generale. Lo conferma il segretario Susanna Camusso concludendo il comizio. “Stiamo continuando la mobilitazione- dice- il prossimo appuntamento sara’ quello del 10 maggio sulla precarieta’”.
Camusso invita i giovani a partecipare visto il “tradimento delle promesse”. Rispetto alla riforma del lavoro Camusso avverte: “Vigileremo su cosa succedera’ e continueremo a lavorare per preparare lo sciopero generale che faremo”. Alla base della protesta della Cgil i temi del lavoro, del fisco e della crescita perche’ “si puo’ cambiare la politica di questo paese e noi non rinunciamo a farlo”.
Durante il comizio dalla piazza piu’ volte si alza la richiesta dello sciopero generale e Camusso risponde: “Lo stiamo facendo, lo faremo”.
La testa del corteo della Cgil di Roma e Lazio è arrivata in piazza Farnese sotto a una pioggia battente. Partita da Bocca della Verita’ verso le 10.30 la manifestazione termina con i comizi, quello del segretario territoriale Claudio Di Berardino e quello conclusivo del segretario generale Susanna Camusso. La mobilitazione rientra negli scioperi territoriali contro la riforma del lavoro e per la crescita. A Roma e nel Lazio i lavoratori incrociano le braccia per 4 ore.
20 aprile 2012