A distanza oramai di quattro anni dalla Strage che ci ha colpiti la notte del 6 dicembre 2007, portandoci via Antonio, Angelo, Roberto, Bruno, Rocco, Rosario, Giuseppe, noi famigliari e compagni di lavoro dei Sette Ragazzi, nella giornata di ricorrenza di quella maledetta notte non vogliamo solo ricordare e commemorare i Nostri Cari, ma denunciare e rivendicare che le Morti sul lavoro nel nostro Paese non sono diminuite e che purtroppo, nonostante la crisi economica, sono addirittura in aumento.
Questo nonostante i dati ufficiali (fonte Inail), segnalino una parziale riduzione degli infortuni e delle morti sul lavoro negli ultimi anni, risultando così dati parziali e fuorvianti che non tengono conto di tutto il lavoro nero in primis, delle morti da malattie professionali ( amianto e altre sostanze tossico-nocive) che muoiono a distanza di anni, dei lavoratori del terziario e del commercio che muoiono sulle strade e vengono calcolati come vittime di incidenti stradali, e quindi non computati nelle tristi e fredde statistiche delle morti sul lavoro che comunque registrano un aumento con circa 1000 morti per il 2010 e di proiezione per il 2011 .
Noi come Famigliari ed Operai della Strage alla ThyssenKrupp, consapevoli del nostro ruolo, ma proprio per questo, viste le modalità e l’ interesse da parte di più soggetti, del mondo del Lavoro e della Politica, dello Spettacolo e della Cultura proprio per la specificità della nostra vicenda, e la cassa di risonanza che si è creata sull’ onda della nostra tragedia crediamo sia giusto e doveroso sensibilizzare l’ opinione pubblica e svolgere fino in fondo il nostro ruolo di Cittadini e di Lavoratori tenendo “alta la guardia” e continuado a denunciare e lottare.
Attraverso la lotta per la Verità e la Giustizia nel Processo alla ThyssenKrupp e ai suoi sei Dirigenti, insieme ad altre Associazioni di Famigliari vittime da Lavoro o da Stragi Industriali, L’ Associazione Famigliari Vittime dell’ Amianto di Casale M.to, il Molino Cordero di Fossano, l’ Assemblea 29 Giugno e il Mondo che Vorrei della Strage di Viareggio, l’Umbria Oli, l’ Associazione Toffoluti di Piombino, le decine di morti all’ Ilva di Taranto (la più grande strage continua negli ultimi vent’anni in Italia), la Truck Center di Molfetta e le morti dei Porti di Marghera e Ravenna ed altre, con esse in questi anni abbiamo avuto rapporti, tenendo insieme un filo “rosso” conduttore, che ci aiuti in una sorta di Rete solidale a portare avanti una Battaglia di Civiltà per far diminuire le Morti da e per il Lavoro, per debellare la piaga anacronistica ed infame che vede morire ancora nel 2011 una media di 3 lavoratori al giorno nel nostro Paese.
In attesa dell’ inizio, come è probabile il prossimo anno, del Processo di 2° grado per la Strage del 6 dicembre, non dimentichiamo e anzi annunciamo che ci costituiremo sia come singoli famigliari e lavoratori, che come Associazione Parte Civile nel Processo che sarà celebrato contro l’ Azienda TK e i suoi Dirigenti e Dipendenti , rinviati a giudizio per le false testimonianze e anche per l’ altro filone processuale per la vicenda ASL TO1 che ha visto l’ interessamento della Magistratura per alcuni dirigenti e dipendenti di quest’ ultima.
Infine denunciamo e rivendichiamo , che fine in fondo venga rispettata la Sentenza del 15 aprile scorso e il suo iter giuridico che prevede che all’ atto della pubblicazione della stessa ( 15 novembre) si dia mandato al risarcimento per le Parti Civili da parte della ThyssenKrupp, che ancora ad oggi è inadempiente e irrispettosa del giudizio di un Tribunale Italiano, e per cui nei prossimi giorni se non sarà espletato l’ iter dei risarcimenti sarà nostro interesse rivalerci in ogni sede, compreso il Tribunale di Torino
Torino 05 – 12 -2011
ll Direttivo Dell’Associazione Onlus
Legami d’ Acciaio