Referendum Bologna: Comunisti italiani chiedono al sindaco di essere garante

pdciPieno sostegno al Comitato Referendario Art. 33

Il Partito dei Comunisti Italiani partecipa al Comitato Art. 33 e sostiene convintamente la fine dei finanziamenti pubblici alle scuole private. Questi sono in contrasto non solo con il dettato costituzionale ma anche con le politiche di austerità imposte dall’Europa e dai governi Berlusconi e Monti: se si riducono i fondi che arrivano da Roma, non è logico che il Comune cancelli quelli destinati alle scuole private e preservi quindi il lavoro svolto da quelle pubbliche?

Il Pdci fa quindi appello a tutte le forze politiche e sociali progressiste perché sostengano con convinzione questo Referendum. La Segreteria del Pdci ha firmato compatta l’appello “Bologna riguarda l’Italia” e invita tutti gli iscritti e simpatizzanti, a Bologna e nel resto del paese, a fare altrettanto.

I Comunisti Italiani sono stati una componente decisiva della coalizione che ha eletto Virginio Merola a Sindaco di questa città. L’elezione avvenne in contemporanea con la grandissima partecipazione democratica ai Referendum sull’Acqua, che permisero di salvaguardare il ruolo pubblico su un tema così fondamentale e diedero un forte colpo al governo Berlusconi e ai tanti interessi privati che lo sostenevano.

Riteniamo che il Sindaco debba continuare ad agire nello spirito che ha animato quei giorni e nel rispetto di tutte le posizioni della coalizione che lo ha eletto. Per questo chiediamo al Sindaco di essere garante del Referendum astenendosi dal parteggiare per una delle due opzioni. Chiediamo inoltre alla Giunta di garantire la massima partecipazione, allestendo un numero di seggi non inferiore a quello delle scorse elezioni politiche. Questo sarebbe risultato più facile ed economico se, come avevamo chiesto insieme al Comitato, si fosse votato contemporaneamente alle elezioni politiche.

Partito dei Comunisti Italiani
Federazione di Bologna

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