In varie città si sono svolte manifestazioni contro la “buona scuola” voluta dal governo Renzi. Una “riforma” che tutto è meno che “buona”.
Manifestazioni pacifiche fino a quando non ci sono state violente cariche della polizia. Le fotografie e i video di quanto successo dimostrano come la violenza contro i manifestanti sia stata ingiustificabile. Invece di garantire a tutti il diritto di manifestare, il governo Renzi usa la violenza per reprimere il dissenso.
Questo governo, che nulla ha di democratico e tanto meno di sinistra, si dimostra ogni giorno più reazionario. Scatenare la violenza contro migliaia di studenti, insegnanti e cittadini che hanno l’unica colpa di lottare contro le arroganti decisioni governative è qualcosa di estremamente grave.
Si rompe, ed è il governo a farlo, qualsiasi rapporto tra chi si arroga il privilegio del “potere” e il cittadino considerato un suddito che non può né protestare né alzare la testa di fronte a quelle che, giustamente, ritiene “riforme” sbagliate, inique, penalizzanti.