LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA LANCIA UNA SOTTOSCRIZIONE PER AIUTARE A PARTECIPARE CHI NON PUÒ
Alle compagne e ai compagni, ad ogni donna e ad ogni uomo di sinistra, alle lavoratrici e ai lavoratori, agli intellettuali, agli artisti, ad ogni spirito democratico: le durissime direttive antisociali dell’Unione europea e della Banca centrale europea, che hanno già spoliato i popoli e i lavoratori di tanta parte dell’Europa e distrutto quasi ovunque lo stato sociale europeo, ora sono integralmente e drammaticamente assunte anche dal governo del nostro Paese. Il governo Monti ha incarnato sino in fondo lo spirito antioperaio, antisociale e antidemocratrico dell’Ue e della BCE; ha attaccato brutalmente il sistema pensionisto pubblico; ha interpretato il mercato del lavoro come mercificazione totale della forza-lavoro; ha esteso, legittimato e ratificato la precarizzazione quale “forma nuova” e strutturale del lavoro; ha cancellato di fatto l’Articolo 18 nell’obiettivo di liquidare l’intero Statuto dei Lavoratori; va destrutturando scientemente quel poco che resta dello stato sociale; ha compresso ancor più salari, stipendi e pensioni anche attraverso un giro di vite sulle tassazioni dirette e indirette, salvaguardando integralmente gli interessi del grande capitale e dei ricchi anche tramite la rinuncia a qualsiasi forma di patrimoniale;
ha introdotto nella Costituzione l’obbligo del pareggio di Bilancio, violando la Costituzione stessa, creando la premessa per l’estinzione totale del welfare. Attraverso questa politica economica, integralmente dettata dal FMI e dalla BCE, il governo Monti lavora, sul piano strategico, per la costruzione di un “nuovo ordine”, mai integralmente costituitosi nella storia dell’Italia repubblicana, un ordine liberista organico e strutturato, tendente a svuotare di senso la Costituzione nata dalla Resistenza, a mortificare ed emarginare ulteriormente il mondo del lavoro, sfibrando pericolsamente gli assetti democratici del Paese e costituendo, conseguentemente, nuovi assetti di potere tanto autoritari quanto antisociali.
La natura antidemocratica di questo quadro complessivo che il governo Monti evoca e costituisce viene sapientemente mitigata e celata dalla quasi totalità dei media e da tanta parte delle forze sociali e politiche. Di conseguenza, assistiamo ad uno scarto drammatico tra l’imponenza dell’attacco condotto dal governo Monti e dalla Confindustria e la risposta sociale.
Si pone il problema, centrale, della costruzione di un’opposizione di sinistra, democratica, unitaria e di massa.
E’ rispetto a questa’esigenza, ormai ineludibile, che la Federazione della Sinistra organizza una manifestazione nazionale, a Roma, sabato 12 maggio, contro le politiche liberiste del governo Monti. Organizza questa manifestazione considerandola un contributo iniziale alla costruzione di un ben più largo movimento di lotta e la organizza col più vasto spirito unitario, inivitando tutte le forze di sinistra e democratiche a partecipare.
Occorre che la manifestazione del 12 maggio sia la più larga e vasta possibile, che riesca e chiami compagni, lavoratori, soggettività di sinistra e democratiche da ogni parte d’Italia.
Uno degli ostacoli più significativi, affinchè ciò avvenga, è di natura economica: sui territori – specie al sud – molti compagni, molti giovani, molti inoccupati, disoccupati, pensionati, lavoratori, vorrebbero venire a Roma per il 12 maggio, ma sono impediti a farlo per le spese da sostenere per il viaggio, poiché l’attacco padronale colpisce duro.
Noi dobbiamo e vogliamo aiutarli, vogliamo far riuscire la manifestazione del 12 maggio, coinvolgendo in questa giornata di lotta il più alto numero possibile di soggetti sociali volti all’opposizione e al cambiamento.
Per cogliere questo obiettivo, per poter far giungere a Roma coloro che vorrebbero e non posssono poiché hanno “le tasche vuote”, lanciamo una sottoscrizione, chiedendo alle compagne e ai compagni, agli intellettuali, ai lavoratori che ancora possono, di versare un loro contributo. Un aiuto per permettere a chi è stretto alla gola sino al punto di dover rinunciare persino a manifestare le proprie idee, di poter esprimersi e partecipare.
Se vuoi contribuire vai su www.rifondazione.it oppure su www.pdci.it
Fraterni saluti,
Marco Gelmini, PRC
Fosco Giannini, PdCI
Giovanni Vigilante, Socialismo 2000
Gian Paolo Patta, Lavoro e Solidarietà