Renzi il “mercante del nulla”

di Gracchus Babeuf | da www.tribunodelpopolo.it

Dopo la kermesse della “Leopolda” tutti parlano incantati di Matteo Renzi, l’uomo che vorrebbe rivoluzionare il centrosinistra dimenticandosi che cosa è la sinistra.

Noi siamo di parte, ne siamo orgogliosi e anche consapevoli, di conseguenza non siamo sicuramente oggettivi quando parliamo di Matteo Renzi che, obiettivamente, non sopportiamo molto. Quando però Renzi dal palco della Leopolda si propone come il riformatore della “sinistra”, trasaliamo. Il Pd da tempo ha ormai perso ogni residua stilla di “sinistra”, per questo non ci riguarda e non ci appassiona il discorso legato alle primarie interne al partito di centrosinistra. Eppure quanto sentiamo Renzi definire che “quella sinistra che non vuole cambiare si chiama destra“, e che gli imprenditori sono degli “eroi” moderni, sentiamo il puzzo di qualcosa che non torna. Ci sembra fin troppo chiara l’operazione di Renzi, utilizzare il Pd come uno strumento per prendere in mano le istituzioni. Uno strumento come un altro appunto, e poco importa se per ottenere la vittoria elettorale il Pd diventerà diverso da prima spostandosi ancora a destra, l’importante appunto, per i “vincenti” all’americana come lui, è il risultato finale.


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