“Levare a tutti per dare ai ricchi”

di Nino Frosini, Direzione Nazionale PdCI-FdS

 

monti fornero-w300Ci sono più cose ingiuste e inique in questa manovra che nella più perversa delle filosofie tese a delinquere.

 

L’hanno chiamata “Salva Italia” mentre se le parole dovessero riacquisire l’antico compito di corrispondere a un concetto avrebbero dovuto nominarla “ammazza italiani”.

Nulla di quanto pianificato dai banchieri del Presidente vi contemplerà mai qualcosa di diverso dagli interessi delle banche e dei mercati finanziari.

Il Presidente della Repubblica, senza alcun tentennamento morale, annuncia che lo stato sociale dovrà fare i conti con il mercato e siccome, sempre senza alcun tentennamento, questa volta etico, appiccica l’etichetta di liberista, estendendo così il proprio personale e laicissimo credo, perfino al suo predecessore Luigi Einaudi, il quale invece era “solo” liberale e piuttosto statalista, ci sarà da star freschi.

Ma quello che maggiormente ci ha colpito è il vero e proprio “colpo gobbo” a favore delle Holding del gruppo Benetton, le quali “per governativa grazia” rincareranno i pedaggi autostradali del 2% .

Quindi: a padroni e imprenditori, specie se di grosso calibro, quattrini.

Quattrini dati senza alcun ritorno, neanche per pallida finzione, verso i pubblici interessi.

Dati così. In base al principio fondante di questo esecutivo: levare a tutti per dare ai ricchi.

Sostanzialmente nulla di più duro e crudo dell’aumento dei carburanti o del raddoppio dell’ICI, per tacer dello scempio sulle pensioni. Ma con qualcosa di diverso: la convinzione che con un buon aplomb e con tanta buona stampa agli italiani si possa far di tutto.

Del resto al Silvio fu – a suo tempo votato da Monti – senza aplomb, con tanta cipria, vocianti guitti e prosperose minorenni al seguito riuscì di stare in sella per ben sedici anni.

Questi vediamo di mandarli via prima. Meglio se subito.