Perche’ “hanno” fatto ammazzare Moro?

bandiera rossariceviamo e pubblichiamo

di Norberto Natali

Nel periodo pandemico, il comparaggio di centrosinistra e centrodestra è venuto un po’ troppo alla ribalta, hanno detto e fatto le stesse cose per poi rinfacciarsele reciprocamente, come se fossero solo dell’altro. 

Per dirne una (fra tante) lo stesso giorno di fine febbraio Salvini ha fatto una roboante dichiarazione pretendendo la immediata riapertura di ogni attività mentre Zingaretti e Sala… hanno fatto a Milano addirittura una manifestazione pubblica per reclamare lo stesso. Dopo qualche settimana, molti adepti del PD, hanno diffuso su fb il filmato di quel discorso di Salvini attaccandolo duramente, come irresponsabile demagogo.

Inoltre cominciano a venire al pettine dei nodi difficili per la classe al potere. Emerge il peso e l’ingiustizia delle diseguaglianze, sono sempre i lavoratori (anche quelli autonomi) e i disoccupati a pagare per tutti; i capitalisti si evidenziano come cinici profittatori (basta pensare alle speculazioni sulle mascherine ed altro); i soprusi e le sperequazioni della UE diventano largamente impopolari; la politica governativa -la destra urla su tutto ma non su ciò- sta finanziando più la parte ricca della nostra società (quella piccola minoranza che possiede quasi 5.000 miliardi di patrimonio) mentre lascia le briciole, quando va bene, alle masse popolari limitando quegli investimenti pubblici che, invece, potrebbero contribuire a superare il grave stato di crisi in un quadro di equità. 

Insomma, a voler essere brevi, c’è bisogno di un’altra bella sceneggiata tipica del regime bipolare, per distogliere le masse da questioni come quelle suddette e a farle dividere e scontrare tra loro, anziché unirsi contro i capitalisti, la disuguaglianza e lo sfruttamento. Proprio come ai bei tempi della capitana Carola! 

Purtroppo, questa volta è toccato ad una povera ragazza di cui una cosa è certa: ha sofferto tanto a lungo ed ora, anziché trovare un sollievo, è al centro di una tempesta, come la sua famiglia.

Pro o contro Silvia è il nuovo derby nazionalpopolare che ci hanno scodellato. Se non fosse così, ci sarebbe da divertirsi nel vedere gente come Paolo Liguori -responsabile studenti di Lotta Continua ora ideologo della destra- o certi ex “comunisti padani” che vanno a braccetto con Casapound o altri secessionisti contro Roma ladrona che ora difenderebbero il sud, vedere tutti questi discettare su una ragazza che ha cambiato…. opinione (o fede) religiosa.

Dalla cagnara che fanno, si può intuire quanto siano coerenti costoro che spesso si presentano (pensiamo al congresso di Verona sulla famiglia) come i paladini della libertà di culto quando ciò serve ad attaccare (per lo più sulla base di frottole) la Cina e -in passato- l’Unione Sovietica e anche Cuba.

Nella sua trasmissione di lunedì scorso, Liguori è ricorso anche a degli “esperti” i quali hanno denunciato le commistioni con la Turchia per questo rilascio, ripetendo più volte che essa non è “alleata” dell’Italia, semmai il contrario. La Turchia non potrebbe essere più “alleata” dell’Italia di così, sono entrambe nella NATO e le nostre forze armate le prestano costosa assistenza. Se a Liguori da fastidio la Turchia, chieda l’uscita dell’Italia dalla NATO: sarò al suo fianco!

Sull’altro versante, abbiamo politicanti che vogliono sembrare tanto di sinistra -non per i drammatici problemi concreti del popolo- ma semplicemente scagliandosi contro gli avversari sul terreno (molto importante per la povera ragazza ma anche più comodo per la borghesia) dello scontro sul rilascio e i suoi sviluppi. 

Martedì in una trasmissione nella quale non ricordo più se è Bersani che ospita Floris o viceversa, abbiamo sentito l’ex capo PD in una entusiasmante invettiva antiamericana: in pratica ha detto che è inutile lamentarsi che i terroristi si procurano armi con i riscatti se non si chiede agli USA come fanno quelli a comprare le loro armi. Plaudo. 

Peccato che non è stato così coraggioso, quando ha voluto fare la guerra in Libia o per le aggressioni al Venezuela e alla Siria o quando fu iniziata la guerra in Iraq, ricorrendo a plateali bugie all’ONU.

Alcuni anni fa, 24 agenti della CIA (incriminati dalla nostra magistratura), illegalmente in Italia, hanno compiuto un sequestro di persona e si sono resi latitanti: il presidente Napolitano ne ha perfino graziato uno!

Come succede sempre -si tratta solo di riuscire a capirlo- in queste carnevalate escogitate per far credere che ci sia un irriducibile scontro tra centrodestra e centrosinistra, si capisce che i casi in questione sono poco più che pretesti. In passato ho più volte scritto come delle sorti dei disperati che vengono irregolarmente nel nostro paese (e dei motivi che ne sono la causa) non interessa nulla a quelli che recitano la parte dei filoimmigrati e lo stesso vale per i loro (presunti) avversari. 

Anche in questo caso, si capisce che Bersani (al pari di Liguori) è molto poco interessato alla ragazza che dice di voler difendere, perché approfitta di questa vicenda per far passare posizioni politiche e questioni di principio più generali senza darlo troppo a vedere. 

In questo caso, il problema è la “trattativa”: dietro l’esaltazione (di facile popolarità) della salvezza di una vita umana, si legittimano le trattative, con controparti di questo genere, come linea.

È giusto trattare per salvare vite? Partiti che sono al governo o che vi aspirano devono essere chiari: la loro linea è di trattare e pagare, per evitare lutti e danni gravi? Questo vale sempre o solo in alcuni casi? Se la risposta è la seconda, devono dire prima i criteri, quando e con chi si deve trattare o meno.

Il contenuto di questa nota, quindi, è il tema delle trattative. È una questione di principio, politica ed anche storica, perché quasi trent’anni fa, delle persone sono morte per opporsi alle trattative con la mafia. Al tempo stesso, non si riesce a capire se delle trattative, poi, siano state fatte o tentate, per evitare altre stragi: sarebbe stato giusto o “fu” giusto? Siccome il presidente della repubblica Napolitano, ha fatto molto discutere (anche il PM Di Matteo) proprio in rapporto al procedimento penale sulla presunta trattativa -il “papello”- di quella volta, non sarà (mi daranno dello “stalinista”?) che si approfitta delle sciocchezze dette oggi dalla destra anche per far passare una linea su ben altre questioni?

Infine, quando si difendono le trattative per ragioni umanitarie, la domanda viene spontanea: perché hanno fatto ammazzare Aldo Moro?