di Benny Calasanzio Borsellino | da www.ilfattoquotidiano.it
E dunque, considerando un sondaggio per quello che è, ovvero un sondaggio, la lista Rivoluzione Civile e il suo portabandiera, Antonio Ingroia, sono passati da uno 0,5 per cento nelle intenzioni di voto, rilevato da Swg a metà dicembre, al tondo 5 per cento di Piepoli diffuso in questi giorni. E con tutti i guanti felpati del caso, qualche riflessione si può già fare. Quattro sono gli aspetti fondamentali che mi fanno pensare che questo 5 per cento sia solo il primo gradino di una scalata che può portare Rivoluzione Civile laddove nessuno può immaginare. 1) Boom a tempo record. Non ho ricordi di altre formazioni politiche che a pochi giorni dalla nascita abbiano sfondato l’ipotetico muro del 5 per cento. Molti ancora non sanno nemmeno che Ingroia abbia accettato e che sia candidato. Con una campagna elettorale condotta con intelligenza è fisiologico che quella percentuale possa tranquillamente raddoppiare, visti anche i cali di altri schieramenti.