Per le Altre Marche, contro il processo politico reazionario in atto

da pdcifermano.wordpress.com

Mentre l’Italia soccombe alle politiche filopadronali di un nuovo guitto da avanspettacolo, da anni amico di potenti imprenditori e finanzieri, che ha bruciato milioni di euro di soldi pubblici per lanciare la sua immagine, i cittadini marchigiani si accingono a votare il rinnovo del Consiglio regionale delle Marche. Si tratta di un appuntamento di grande rilevanza, che presuppone un voto cosciente, nell’esercizio del quale bisognerà guardare più in là delle amicizie, dell’angusto campanilismo comunale o dei piccoli interessi particolari solleticati da qualche estemporanea promessa elettorale.

Spacca e Ceriscioli rappresentano due facce di una stessa medaglia, due tendenze non dissimili all’interno di un unico blocco conservatore che nelle Marche non ha saputo contrastare la crisi permettendo che la disoccupazione superasse il 10%, le piccole e medie imprese chiudessero, la qualità della sanità e dei servizi pubblici venisse erosa a favore dei privati; un blocco conservatore che ha sostanzialmente taciuto mentre i suoi rappresentanti nazionali affossavano l’Italia nelle politiche di austerità commissionate dall’Unione Europea a guida tedesca.

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