Venerdì 29 giugno, circolo Bicocca di Novara : il Partito dei Comunisti Italiani organizza un dibattito pubblico sul tema: ”Crisi del lavoro o truffa ai lavoratori?”. Alle ore 21,00 nonostante il caldo, la sala è pressoché piena.
Già dall’introduzione del segretario del PdCI di Novara, Walter Folghera, si capisce che la domanda del titolo,“ Truffa ai lavoratori ?”, è una domanda retorica. Folghera parla chiaramente del durissimo attacco del governo Monti contro i pensionati, i lavoratori, i giovani , le donne; racconta anche dei drammatici problemi novaresi, come ad esempio la chiusura (per disegni liberisti) della centrale del latte Granarolo, con la conseguente perdita di 200 posti di lavoro. Proprio a partire dal duro e vasto attacco padronale, rilancia il ruolo della lotta di classe, del ruolo delle comuniste e dei comunisti e dell’esigenza (“di fase e storica”) del Partito Comunista.
Interviene poi Massimo Barbadoro, assessore al lavoro per la provincia di Alessandria, che mette a fuoco la situazione drammatica dei giovani in Piemonte: il 28% è senza lavoro, ponendo pone il problema del rapporto tra lotte sociali ed impegno istituzionale.
Prende quindi la parola Fosco Giannini , della segreteria Nazionale del PdCI. Giannini individua le basi materiali dell’attacco del governo Monti al movimento operaio nel progetto iperliberista e “golpista” dell’Unione europea e alle strategie da “capitalismo straccione”, dell’attuale “nano capitalismo Italiano”, tutto volto a mantenere il livello del saggio di profitto attraverso un feroce giro di vite sulle condizioni di vita del movimento operaio complessivo.
Finisce il suo intervento con alcuni moniti forti: costruire il Partito Comunista, lavorare ancor di più per l’unità dei comunisti e della sinistra; mobilitarsi sin da ora per il referendum dell’articolo 18 e contro l’articolo 8, costruendo unità ed alleanza attorno alla Federazione della Sinistra, con la Fiom, Sel, IDV e i movimenti di lotta. E termina con una proposta concreta rivolta al PdCI di Novara: “ A settembre presentiamo pubblicamente la Piattaforma Fiom, chiamando a discuterne i dirigenti della Federazione della Sinistra, della stessa FIOM, di Sel, dell’IDV, dello stesso PD e delle forze interessate all’alternativa.
Nonostante l’ora tarda inizia il dibattito: intervengono compagni e cittadini e la questione continuamente posta è quella della costruzione dell’opposizione sociale. Il convegno si conclude quasi a mezzanotte, con la sala ancora quasi piena.