Landini, Fiom: serve cambiamento rispetto al governo Monti

di Giacomo Montis | da www.oltremedianews.com

landini palco fiom“Ingoia ha dimostrato di essere persona autonoma e indipendente, può essere una risorsa ma noi non facciamo scelte personali, per la Fiom contano i programmi e le cose che si vogliono fare. Certamente serve un cambiamento rispetto alle politiche del governo Monti” così il segretario della Fiom Cgil Maurizio Landini ha commentato la fase politica e il compito dei metalmeccanici parlando a Roma con i giornalisti a margine del convegno su “banda larga per tutti” dedicato al problema dello sviluppo e dello scorporo della rete in Italia. Alla specifica domanda sulla probabile scesa in campo del pm Antonio Ingoia, Landini sposta il tiro sulle scelte di merito da portare avanti per coloro che andranno al governo dopo le elezioni: “la Fiom ha parlato con tutte le forze politiche e parleremo anche in campagna elettorale con tutti, per chiedere ai partiti cosa intendono fare concretamente per il lavoro e lo sviluppo del paese e staremo a vedere cosa rispondono.

La situazione è difficile. Servono investimenti innovazione e sviluppo, serve una legge per la rappresentanza sindacale, servono interventi sulla scuola pubblica e occorre che la legalità diventi una battaglia generale che coinvolga tutto il mondo dell’economia”. E sulle scelte della Fiom prosegue: “i metalmeccanici sono persone intelligenti e libere, e sceglieranno con la loro testa. E’ ovvio che vogliamo che il mondo del lavoro torni ad essere rappresentato e che ci sia un cambiamento non solo rispetto alle politiche del governo Berlusconi ma anche rispetto a quelle di Monti, ma noi non diamo deleghe in bianco a nessuno. Certo che se in Parlamento vi saranno persone che rappresentino quelli che lavorano e quelli che pagano le tasse sarà un bene per tutti; poi ogni persona è libera e usa la sua testa.”

Il segretario della Fiom si sofferma anche sul tema delle primarie ma riportandole sui problemi della rappresentanza sindacale: “vedo che tutti stanno facendo le primarie per consentire ai cittadini di scegliere la rappresentanza. E’ singolare che l’unico luogo dove questo non avviene sia la fabbrica dove oggi le imprese siglano accordi separati e si scelgono gli interlocutori sindacali che a loro fanno più comodo”.

Quando a Landini viene chiesta un’opinione sulla probabile scesa in campo di Mario Monti come candidato premier la sua risposta è secca: “anche lui è un libero cittadino e decide di fare quello che vuole, ma se fosse vero sarebbe la conferma che la teoria del governo tecnico è statauna grande bugia, quello che noi sosteniamo da oltre un anno sulla natura di questo governo e gli interessi che rappresenta” E poi, tornando alla politica economica, aggiunge: “dal punto di vista sindacale c’è stato un arretramento delle politiche industriali, serve un cambiamento delle politiche economiche e sociali. Quindi ci auguriamo che chi andrà al governo non segua la linea di Monti”

Banda larga e innovazione tecnologica, Landini spiega perché la Fiom si interessa a questo settore: “perché è il settore per eccellenza che porta innovazione e sviluppo. In Italia occorrono più investimenti in innovazione e per fare questo la banda larga è fondamentale., dal sud al nord. Occorre stimolare le tecnologie digitali e i processi di innovazione che in questi ultimi anni sono stati particolarmente lenti nel nostro Paese. In quest’ottica la rete Telecom dovrebbe tornare pubblica diventando una grande infrastruttura digitale che sostenga il miglioramento costante della qualità dei prodotti senza i quali non si esce dalla crisi. Bisogna garantire il diritto all’accesso sia per i cittadini che per le imprese, grandi o piccole che siano. Un nuovo intervento pubblico in economia è necessario e credo che anche questi temi, quello dell’innovazione e dello sviluppo, debbano essere oggetto della campagna elettorale”.

Giacomo Montis