La grande finanza, il monopolismo, le proteste poluliste e i rischi democratici

italia 04di Erman Dovis | da www.comunisti-italiani.it

La crisi generale è responsabilità di un pugno di grandi famiglie del capitale monopolistico, le quali determinano gli indirizzi politici e economici attraverso i loro organismi intergovernativi. C’è una scomposizione generale di tutta la società, una fase che mostra, senza possibilità di smentita, la condizione di sussunzione dello stato al potere monopolistico, che arriva fino ai livelli più intimi delle istituzioni, fin nei più piccoli comuni, e che mostra la ferocia con cui la classe monopolista procede nelle sue requisizioni. Un riflesso di ciò è il processo di fascistizzazione in corso, di cui non sembra si abbia piena coscienza. Il tentativo è quello di imprimere svolte autoritarie con cadenza metodologica, un cappio fascista intorno alla società, che si stringe sempre più. Le forze armate asservite agli oligarchi privati (caso Marò in India), la legge Fornero, il tentativo riuscito di impedire al centrosinistra di formare il governo, utilizzando a tale scopo anche gli inconsapevoli ultrasinistri che negano fieri la politica delle alleanze, il governissimo, le privatizzazioni, lo smantellamento delle piccole e medie imprese, sono elementi che confermano questa tendenza ormai manifesta.


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