Il NO a Renzi è uno schiaffo a Jp Morgan e all’Unione Europea

da retedeicomunisti.org

Pubblichiamo come contributo alla discussione sul risultato del referendum costituzionale

“La crisi consiste (…) nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati”. E’ quanto scriveva Antonio Gramsci nel 1930 in una nota scritta nel carcere in cui lo aveva rinchiuso il regime fascista. 

Come abbiamo più volte avuto occasione di scrivere – ne discuteremo a Roma il 17 e 18 dicembre in un forum convocato dalla Rete dei Comunisti – quello che stiamo vivendo è un altro passaggio di fase storica in cui, appunto, il vecchio assetto sta morendo ma quello nuovo ancora non è chiaro come si configurerà. 

E nel contesto attuale i fenomeni morbosi certamente non mancano, a partire da quel Matteo Renzi la cui parabola è stata bruscamente interrotta ieri da una mobilitazione popolare inaspettata e sul quale occorre riflettere. Quel 70% circa di partecipazione al referendum segnala inequivocabilmente che nella società italiana esiste ancora un tasso di reattività importante nei confronti delle politiche “lacrime e sangue” imposte dall’Unione Europea e incarnate in maniera arrogante e feroce dal guitto di Rignano. 

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