Il governo Monti non è tecnico ma politico!

volantino a cura della Sezione Dolores Ibarruri del PdCI di Torino


Un governo bipartisan dal Pd al Pdl, che garantisce i poteri forti e colpirà i più deboli, con la Lega che sta all’opposizione per tentare di recuperare la credibilità perduta!

pdciIl Governo Monti è il sessantunesimo governo della Repubblica italiana, il secondo della XVI Legislatura. Il governo è stato nominato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 16 novembre 2011 in seguito alle dimissioni di Silvio Berlusconi del 12 novembre. Questo Governo è l’espressione dei poteri forti, delle lobby, di quel mondo che ci ha portato nella gravissima crisi attuale. Un governo legato alle banche, alle imprese, al Vaticano, alle università private, ai “soliti noti”. Il contrario di quello che serve al paese e ai lavoratori. L’Italia dovrebbe mettere in discussione le politiche europee che sono all’origine della speculazione, mentre questo governo è l’espressione diretta dei potentati e dell’ideologia neoliberista che hanno forgiato quelle politiche sbagliate. Siamo dunque fortemente contrari poiché la parola spettava ai cittadini e la scelta di non andare alle elezioni anticipate è un grave errore che pagheranno purtroppo i ceti più deboli, lavoratori, precari, pensionati, giovani. Il Governo Monti non è tecnico ma politico e lo dimostra la storia personale di ciascuno dei componenti a cominciare dallo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti.

Mario Monti. Economista, accademico e politico, dal 16 novembre 2011 Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, al suo primo incarico, e Ministro dell’Economia e delle Finanze dello stesso governo. Presidente dell’Università Bocconi Monti è considerato da alcuni osservatori un “tecnico”, non avendo egli mai fatto parte del Parlamento prima del 9 novembre 2011, quando è stato nominato senatore a vita dallo stesso Napolitano. Secondo altri osservatori le prestigiose esperienze acquisite nel ruolo di Commissario europeo per il Mercato Interno nella Commissione Santer, e sotto la Commissione Prodi con il ruolo di Commissario Europeo per la Concorrenza ne fanno un politico a tutti gli effetti. In economia Monti sostiene il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici. Si è espresso a favore delle riforme portate avanti, nei rispettivi campi, dal Ministro dell’Istruzione Gelmini e dall’amministratore delegato di FIAT Sergio Marchionne. I ministri con portafoglio del nuovo governo sono:

 

Sviluppo economico, infrastrutture e trasporti. Corrado Passera. Ha svolto diversi incarichi con il Gruppo di Carlo De Benedetti in Cir, Mondadori, Gruppo Editoriale L’Espresso. E’ stato amministratore delegato e direttore generale del Banco Ambrosiano Veneto, nel 1998 il Governo lo nomina amministratore delegato di Poste Italiane. Dal 2002 ricopre lo stesso ruolo per Banca Intesa e Intesa San Paolo.

Difesa. Giampaolo Di Paola. L’ammiraglio Di Paola è l’attuale presidente del Comitato Militare della NATO, organismo composto dai Capi di Stato dei 27 dell’Alleanza. Dal 2004 al 2008, sotto governi di diverso colore politico, è stato Capo di Stato Maggiore della difesa.

Interni. Anna Maria Cancellieri. In passato prefetto di Vicenza, Bergamo, Brescia, Catania e Genova. E’ stata Commissario straordinario a Bologna e Commissario prefettizio a Parma.

 

Giustizia. Paola Severino. Avvocato penalista di fama e vicerettore dell’Università Luiss Guido Carli. Presidente in pectore del Csm nel 2002, rinunciò poi all’incarico. E’ stata vicepresidente del Consiglio della Magistratura militare, è consulente di società, banche e associazioni di categoria.

 

Esteri. Giulio Terzi di Sant’Agata. Ambasciatore a Washington. Esperto di diritto internazionale è stato Primo Segretario per gli affari politici all’Ambasciata italiana a Parigi. Ha ricoperto diversi ruoli nell’ambito della diplomazia, lavorando come console generale a Vancouver. Consigliere politico presso la Rappresentanza d’Italia alla Nato, vicesegretario generale della Farnesina. Ha anche assistito il ministero degli Esteri sui temi della sicurezza internazionale, nucleare, terrorismo e diritti umani. Ambasciatore in Israele e rappresentante alle Nazioni Unite.

Lavoro e politiche sociali. Elsa Fornero. Docente di economia all’Università di Torino. La Fornero è anche alla guida del Cerp (Center for research on pensions and welfare policies), tra i maggiori centri studio a dedicarsi alle tematiche dello stato sociale a livello europeo. È anche vicepresidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo e componente del Nucleo di valutazione sulla spesa previdenziale presso il ministero del Lavoro.

 

Istruzione, università e ricerca. Francesco Profumo. Profumo ha retto il Politecnico torinese dal 2005. Da pochi mesi è presidente del Consiglio nazionale delle ricerche. Ha iniziato la sua carriera all’Ansaldo genovese, per poi diventare preside della facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino.

Beni culturali. Lorenzo Ornaghi. Laureato in Scienze politiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal 1980 al 1987 ha svolto attività di ricerca nell’ateneo cattolico milanese. Diventato
poi associato all’università di Teramo, nel 1990 viene chiamato alla Cattolica di Milano dove nel 2002 diventa Rettore.

Politiche agricole e forestali. Mario Catania. Presta servizio alla Direzione generale della tutela economica dei prodotti agricoli, si occupa di politica agricola comunitaria. Partecipa ai lavori del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’UE. Durante la presidenza italiana (’90) è presidente del gruppo di lavoro lattiero-caseario, nel 1996 portavoce nel Comitato Speciale Agricoltura. Fino ad oggi prende parte ai lavori del Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’UE e affianca il ministro pro-tempore in vari negoziati. Presta servizio a Bruxelles nella Rappresentanza Permanente. Si occupa dei negoziati delle normative comunitarie legate al settore agricolo e nel 2009 è Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali del Ministero delle politiche agricole e forestali.

 

Ambiente. Corrado Cini. E’ il negoziatore climatico per l’Italia in campo internazionale. Attualmente è alla guida della direzione generale per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia. È coordinatore della Commissione tecnica del Cipe che ha elaborato il piano nazionale per la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra. Presidente in passato del Comitato nazionale di gestione per le attività del protocollo di Kyoto, ha avuto un ruolo durante il G8 svoltosi in Italia nel 2009, nell’ambito del Forum sulle tecnologie a basso impatto di carbonio e del vertice dei ministri dell’Ambiente a Siracusa. Da agosto è presidente del Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste.

 

Salute. Renato Balduzzi. Presidente dell’Agenas dal 2007, costituzionalista, esperto di diritto sanitario, è stato Capo ufficio legislativo del ministro della Salute Bindi con la quale ha lavorato alla stesura della “riforma ter” della sanità del 1999. E’ stato presidente nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale e attualmente è componente per l’Italia dello European Liaison Committee di Pax Romana-Miic- Icmica (Movimento internazionale degli intellettuali cattolici).

QUESTO NON E’ UN GOVERNO TECNICO, MA POLITICO!

 

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