Il governo Letta BIS riceve il sostegno dei poteri forti euro-atlantici

di Fausto Sorini, Direzione nazionale PdCI

ministri-enrico-lettaE’ la logica della Grande coalizione di matrice tedesca: un problema che va ben al di là del problema Berlusconi (come dimostra l’asse Napolitano-Letta-Monti-Alfano) e che investe il problema drammatico della crescente subalternità del gruppo dirigente del PD alla linea dei poteri forti euro-atlantici.

Oggi Obama e Merkel sostengono l’operazione Letta bis, sono apertamente ostili a Berlusconi (anti-berlusconiani anche loro…!) e dimostrano plasticamente da che parte si stanno schierando i poteri forti Usa-Ue (altrimenti detti: imperialismo).

Se non avanza una linea di unità larga a sinistra, e di ricostruzione unitaria del partito comunista, con una forte sponda sindacale nella Fiom, nelle componenti più avanzate della Cgil, nel sindacalismo di base, non ci sarà per molto tempo una opposizione forte ed efficace, nel Parlamento e nel Paese. Come invece accade nella più parte dei Paesi europei.


Eppure oggi, come rileva giustamente Landini, vi sarebbe uno spazio enorme per una sinistra unita, comunisti uniti inclusi, e per un sindacalismo di classe che sapesse credibilmente parlare alla sua gente, organizzandone la mobilitazione sociale e politica.

Il giudizio sul PD non può che essere drastico, per quanto attiene agli orientamenti della maggioranza attuale dei gruppi dirigenti attuali. Resta il problema di come influire politicamente su quella parte grande di popolo di sinistra che per diverse ragioni vota ancora PD (e che non è evidentemente tutto l’elettorato PD, composto ormai anche da larghi strati inclini al centrismo moderato…). Ed anche di una parte del popolo di sinistra che vota 5 Stelle.

E’ un problema che non si risolve con una sinistra marginale e testimoniale che si limiti ad insultare i dirigenti del PD (o della CGIL), o Grillo, e che non riesce a diventare un interlocutore credibile ed efficace per una parte almeno di quel popolo.