Forte astensionismo in Sicilia. Secondo i primi exit poll in vantaggio il grillino Cancelleri

di Ileana Alessandra D’Arrissi | da oltremedia.weebly.com

sicilia elezioniBassa l’affluenza dei siciliani alle urne: alle 22.00 di ieri nei 390 comuni siciliani aveva votato il 47,42% degli aventi diritto. Dai primi exit poll risulterebbe in vantaggio il candidato di Grillo Giancarlo Cancelleri.

Oltre Nello Musumeci e Rosario Crocetta, oltre Giovanna Marano e Giancarlo Cancelleri, il primo e più significativo dato che emerge dal voto per il rinnovo dell’Assemblea Regionale siciliana (Ars) e del Governo Regionale è l’astensionismo, elevatissimo. Alla chiusura delle urne, alle 22:00 di ieri, i siciliani che erano andati a votare sono stati 2.203.885, con un’affluenza assai bassa, pari al 47,42% degli aventi diritto, mentre sono rimasti a casa il 52,58%. Le urne sono rimaste aperte solo ieri,domenica, come nel 2006, ma allora i votanti furono il 59,16% degli aventi diritto, mentre nel 2001 si recarono al voto il 63,47%, sempre solo di domenica.

La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è stata Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%.

Affluenza dunque bassissima, chiaro segno della sfiducia nei partiti e nella politica, come ha affermato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando commentando l’alta percentuale di astensionismo: “Un dato è certo, i risultati elettorali siciliani sono chiari: la maggioranza dei siciliani non è andata a votare. E’ la fine del sistema dei partiti che a Palermo si è registrata con la mia elezione con il 60% di consensi in più rispetto ai consensi della coalizione che mi sosteneva – ha continuato il primo cittadino palermitano – e ora si conferma con il dato dell’astenisionismo che sommato al voto antipartito dei grillini dà un quadro drammatico della crisi dei partiti non solo in Sicilia ma anche in Italia”.

L’elezione è a turno unico, non è previsto quindi alcun ballottaggio e sarà eletto presidente della Regione il candidato che totalizzerà il maggior numero di preferenze.

Sono dieci i candidati in corsa per la presidenza della Regione, 1.629 quelli inseriti nelle 19 liste collegate che li sostengono, tra cui ben 32 inquisiti per diverse faccende giudiziarie.

Secondo i primi exit poll, nella città di Palermo sarebbe in vantaggio il grillino Giancarlo Cancelleri, con il 27,46% seguito da Nello Musumeci con il 23,35 delle preferenze.

Secondo un sondaggio effettuato sulla base di 1.250 dichiarazioni all’uscita dei seggi sarebbe primo Cancelleri con il 27,46% delle preferenze, seguito da Musumeci con il 23,35% e Crocetta nettamente distanziato con il 21,40%. Quarto, con il 14,24% Miccichè, mentre la Marano si sarebbe attestata a un 9,76%.

Quanto ai singoli partiti, al Cinque Stelle viene assegnato il 26,42% delle preferenze. Il Pdl per contro sarebbe tracollato di tre volte rispetto alle precedenti elezioni, al 10,88 per cento. Grande Sud di Miccichè avrebbe raggiunto l’8,63% e il Cantiere popolare l’l’8,48 per cento. Sarebbero invece rimasti al di sotto dello sbarramento del 5% ‘Udc, il Partito dei siciliani-Mpa del Presidente uscente Lombardo, Fli, Italia dei valori e Sel.

Chiunque sarà eletto nuovo Presidente della regione dovrà però trovare in aula lo schieramento a suo sostegno, perchè molto probabilmente non avrà la maggioranza in Assemblea.

La Regione chiuderà il bilancio del 2012 con un debito di quasi 6 miliardi di euro, 100 mila precari e interi settori,dalle società controllate ai rifiuti, dai forestali alla macchina burocratica, per cui urge in tempi brevi una riforma.

Il voto anticipato causato dalle dimissioni del governatore Raffaele Lombardo, imputato per concorso esterno ad associazione mafiosa, rappresenta il punto di rottura sulla scorsa legislatura durata quattro anni, trascorsi in una clima di perenne scontro politico, con partiti di maggioranza (Pdl e Pid) passati all’opposizione e partiti di minoranza (Pd) transitati in appoggio all’esecutivo.

Il candidato grillino sarebbe dunque in pole per la vittoria. Se questi dati fossero quelli definitivi per la Sicilia e per l’intero Paese sarebbe uno tsunami politico. Lo spoglio delle schede è cominciato stamane alle 8, per poco dopo le 11 sono attesi i primi dati. In serata i risultati definitivi e i commenti a caldo di vincitori e sconfitti.