Contro il ricatto del “voto utile”, contro il grande inciucio Pd-Monti

di Simone Oggionni | da www.reblab.it

rivoluzionecivileNel vivo di questa campagna elettorale (in cui la nostra priorità è, ovviamente, l’iniziativa esterna, di convincimento e coinvolgimento in mezzo alla gente) provo a riflettere su tre questioni che mi paiono di non poco conto.

La prima riguarda il cosiddetto “voto utile”, che con il passare dei giorni sta diventando il cuore della campagna elettorale, un vero e proprio ricatto esercitato dalla coalizione di centro-sinistra contro l’elettorato di sinistra allo scopo di guadagnare voti liberamente orientati verso Rivoluzione civile.

Deve essere chiaro a tutti che sulla capacità di fronteggiare con efficacia questa campagna di ricatto si gioca gran parte della nostra possibilità di ottenere un risultato positivo. Per questo va chiarito che è semplicemente intollerabile che una forza democratica sostenga l’esistenza di voti che valgono di più (utili) rispetto a voti che valgono di meno (inutili), quando il principio dell’equipollenza dei voti è il cardine del suffragio universale. Quindi delle due l’una: o i voti valgono tutti allo stesso modo, oppure si vada fino in fondo e si abbia il coraggio di mettere in discussione il suffragio universale, proponendo a determinate componenti sociali (oltre che a determinati partiti politici, come si è già fatto) di rinunciare al diritto di voto.


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