Paolo Nori: è colpa in Italia non solo essere un russo vivente, ma anche russo morto

da https://it.sputniknews.com

Di fronte ad un caso del genere è sbagliato parlare di fascismo, perché in Italia durante il ventennio così come in Germania durante il nazismo lo studio di Dostoevskij e della letteratura russa non fu escluso dalle università. Siamo in presenza di un gravissimo atto russofobico, che si accompagna ai cartelli che sono comparsi fuori da alcuni locali della democratica Europa sui quali è scritto che non si servono i russi o agli episodi di bullizzazione di bambini e bambine di origini russe nelle nostre scuole. C’è di che preoccuparsi e per alcuni ci sarebbe di che vergognarsi

L’Università Bicocca cancella il corso di Paolo Nori su Dostoevskij, e poi ci ripensa 

Prima è stato censurato il grande maestro Valery Gergiev, a cui è stato messo l’ultimatum dal sindaco di Milano Giuseppe Sala: “o condanna Putin o dovrà rinunciare a dirigere “La dama di picche’’ che ha debuttato al Piermarini il 23 febbraio. Gergiev non ha risposto, quindi non tornerà alla Scala per le quattro repliche dell’opera di Cajkovskij dal 5 al 13 marzo. L’azione di Sala ha avuto molte critiche, anche da parte di Anna Netrebko, che ha aperto la stagione alla Scala in presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Cancellati tornei sportivi in Russia, dal finale Champions League a San Pietroburgo alla Formula 1 a Sochi. Alcuni alberghi e bar hanno chiuso le porte ai russi. Ma qui parliamo dei russi viventi (e comunque innocenti) ma siamo arrivati a censurare persino i russi morti, come uno di maggiori scrittori di tutti i tempi, Fedor Dostoevskij.

Ieri sera il Prof. Paolo Nori ha annunciato in diretta Instagram, che il suo corso, gratuito, su Dostoevskij è stato cancellato dall’Università Bicocca.

L’autore di “Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fedor M. Dostoevskij” legge la mail ricevuta nelle ore scorse da parte dell’università Bicocca di Milano, dove dal prossimo mercoledì avrebbe dovuto tenere un corso in quattro lezioni sullo scrittore russo Fëdor Michajlovič Dostoevskij:

“Sono arrivato a casa e ho aperto il pc e ho visto una mail che arrivava dalla Bicocca. Diceva “Caro professore, stamattina il prorettore alla didattica mi ha comunicato la decisione presa con la rettrice di rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo è quello di evitare ogni forma dì polemica soprattutto interna in quanto momento di forte tensione””, annuncia Nori in una diretta video su Instagram.

“Il corso sui romanzi dell’autore russo – continua Nori – doveva cominciare il prossimo mercoledì un corso di quattro lezioni. Mi avevano invitato loro, si trattava di un’ora e mezza ciascuna, era gratuito e aperto a tutti. Io – continua – trovo che quello che sta succedendo in Ucraina sia una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma quello che sta succedendo in Italia oggi, queste cose qua, sono cose ridicole: censurare un corso è ridicolo”.

E aggiunge: “Non solo essere un russo vivente è una colpa oggi in Italia. Ma anche essere un russo morto, che quando era vivo nel 1849 è stato condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita lo è. Che una università italiana proibisca un corso su un autore come Dostoevskij è una cosa che io non posso credere, quando ho letto questa mail non ci credevo”.

Ha avuto tante parole di supporto, e tante lettere indignate sono state inviate all’Università di Bicocca. Non li metto solo perché l’Università ha fatto una marcia indietro e comunica:

“L’Università di Milano-Bicocca è un ateneo aperto al dialogo e all’ascolto anche in questo periodo molto difficile che ci vede sgomenti di fronte all’escalation del conflitto. Il corso dello scrittore Paolo Nori si inserisce all’interno dei percorsi Between writing, percorsi rivolti a studenti e alla cittadinanza che mirano a sviluppare competenze trasversali attraverso forme di scrittura. L’ateneo conferma che tale corso si terrà nei giorni stabiliti e tratterà i contenuti già concordati con lo scrittore. Inoltre, la rettrice dell’Ateneo incontrerà Paolo Nori la prossima settimana per un momento di riflessione”.

Ovviamente, l’Università non ha rilasciato tutti dettagli del dietrofront.

Paolo Nori, in tarda serata ha raccontato via Facebook la faccenda e ha “liberato Bicocca dall’impegno”. Il corso si farà in un altro posto.