a cura della Redazione di www.articolotre.com
Sotto la neve 5000 manifestanti hanno percorso il centro di Torino per portare avanti la lotta contro l’alta velocità. Tranquilla la situazione per l’ordine pubblico, contestato Caselli per gli arresti.
28 gennaio 2012- Erano circa 5000 secondo gli organizzatori, un migliaio per la Questura, i coraggiosi che sfidando la nevicata hanno deciso di radunarsi di fronte alla stazione ferroviaria di Porta Nuova a Torino per manifestare contro l’alta velocità. L’atmosfera era carica di tensione dato che la manifestazione avveniva all’indomani della retata che aveva portato agli arresti di 26 persone accusate di aver preso parte ai violenti scontri del 3 luglio contro le forze dell’ordine. Si temevano incidenti, ma fortunatamente tutto è filato liscio e la manifestazione è riuscita portando con sè la consueta partecipazione popolare di famiglie e cittadini.
Presenti centinaia di manifestanti con le bandiere bianche e rosse del No Tav, ma anche la variegata galassia della sinistra extraparlamentare, da Rifondazione fino ai Comunisti Italiani, e Sinistra Critica, tutti presenti con i loro spezzoni e le proprie bandiere. Ovviamente non potevano mancare i centri sociali e esponenti della galassia anarchica, tutti insieme sotto la neve per sfilare pacificamente nel centro cittadino. Il corteo si è avviato verso le 15.00 da Porta Nuova per imboccare la centrale Via Roma. Qui alcuni manifestanti hanno preso le bombolette per scrivere sui muri contro il giornalista della Stampa Massimo Numa e contro il procuratore Caselli. Una volta arrivato in piazza Castello, il corteo ha proseguito per Via Po per arrivare in piazza Vittorio, incurante della nevicata che diventava via via sempre più fitta.
Alcune uova sono state lanciate contro la vecchia sede de “La Stampa”, su Via Po, e sono stati scanditi anche alcuni cori contro i giornalisti, rei secondo alcuni manifestanti di demonizzare il movimento No Tav e di bollarlo unicamente come violento. Tutto sommato una bella risposta quella della manifestazione di oggi che è servita a ribadire la forza del movimento No Tav, capace di rispondere agli arresti con una mobilitazione popolare e pacifica. Il leader del movimento, Alberto Perino, ha subito commentato il risultato della manifestazione odierna con soddisfazione: “Un’ottima manifestazione come lo e’ stata la fiaccolata di giovedi’. Chi pensava che il popolo No tav si sarebbe spaventato per gli arresti non ha capito niente. Sono vent’anni che abbiamo messo in conto di poter venire arrestati”, poi ha concluso: “La manifestazione di oggi era prevista da oltre un mese – ha aggiunto – per riportare a casa loro le macerie che hanno fatto in Valle. Certo dopo quanto e’ successo giovedi’ non si puo’ far finta di niente, hanno messo in galera non chi tirava i sassi ma qualcuno che tirava i sassi per dimostrare che il movimento non e’ pacifico ma che ci sono infiltrati”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Mao Calliano del Pdci: “La manifestazione si è svolta pacificamente, e su questo non avevamo dubbi. La dimostrazione del popolo valsusino non si ferma”, ha dichiarato ad Articolotre.com, ” il Pdci ha aderito con convinzione anche per la questione degli arrestati, gente come Cosentino rimane a piede libero mentre chi protesta viene arrestato”, ha aggiunto.
Chiaramente di segno completamente opposto la dichiarazione di Roberto Cota, presidente leghista della regione Piemonte: “Sono contento che l’odierna manifestazione a Torino si sia svolta senza violenze o particolari problemi. Ora pensiamo a realizzare la Tav”.