di Andrea Vannini
continuiamo il dibattito iniziato con questo articolo
Con la massima stima per La Valle e Santoro, penso che presentarsi alle “prossime” (nove mesi) elezioni europee “contro la partecipazione dell’ italia al conflitto in ucraina” sia paradossale, perdente, testimoniale. “Giocare fuori campo” con il solo obiettivo massimo possibile di eleggere uno o più “grilli parlanti” in una istituzione dell’ imperialismo della quale c’è solo da augurarsi (e lavorare per) la scomparsa. Per “far uscire l’Italia dalla guerra” serve altro.
Chi si impegnerà per le firme per presentare la lista meglio avrebbe fatto a impegnarsi nella campagna referendaria lasciata fallire grazie alla miopia di tanti, troppi antifascisti e antimperialisti. Se essa fosse stata coronata da successo (indipendentemente dagli sviluppi successivi) oggi chi si oppone in Italia alla guerra della Nato sarebbe più forte. Le forze aggregatesi in quella campagna sarebbero ancora unite e presenti e sarebbero il soggetto politico più autorevole per esaminare l’ipotesi di una eventuale partecipazione elettorale. Anche i Santoro e i Della Valle hanno disdegnato il referendum e ora, per realizzare lo stesso obiettivo, chiedono firme e voti per le elezioni di una assise perdipiù non deputata a decidere cosa fa’ o non fa’ l’ Italia.
Non sarà certo l’inesistenza di una opposizione parlamentare in italia una ragione sufficiente per sostenere la presentazione di questa lista (“assemblea”?). Schlein e Conte sono solo dei nemici della pace e della classe lavoratrice da combattere e battere e smascherare agli occhi di chi lavora. Se vogliamo essere onesti (anche con noi stessi) “l’applicazione dell’ art. 11 della costituzione” é un argomento oramai disgraziatamente logoro. É stato calpestato, come la Costituzione tutta, troppe volte perché la sua difesa sia ancora credibile, fattibile e mobilitante. Non sarà dalle liste elettorali che nasceranno i movimenti, semmai il contrario, o no? Temo che la “coazione a ripetere” non perderà questa ennesima occasione per manifestarsi.
Temo che una “sinistra” ammalata di cretinismo elettorale trascorrerà i prossimi nove mesi a masturbarsi intellettualmente per partorire l’agognata lista elettorale. Comunque sentiti auguri. Spero sinceramente di sbagliare. Per ciò che mi concerne io non voterò e mi auguro una massiccia astensione. Astenersi oggi non é qualunquismo ma estraneità che lascia sperare in una sua evoluzione verso l’ostilità e l’odio verso le istituzioni del capitale e dell’ impero. Viviamo “in questo mondo libero” perciò ognuno deciderà cosa é meglio fare. Anche noi comunisti. Darei per scontato che Marx 21, essendo una associazione politico culturale e non un partito, non assumerà nessuna posizione né darà indicazioni su come e se votare.
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