Riforma Costituzionale e globalizzazione

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In una recente trasmissione televisiva, Luciano Violante (esponente del Pd troppo noto perché si debba dire chi è) ha giustificato la riforma costituzionale con le necessità del momento: “Nel mondo della globalizzazione la democrazia deve essere decidente”. (Come se qualcuno volesse una democrazia non decidente) sottintendendo con questo che il governo deve avere le mani libere dai troppi impacci del confronto con l’opposizione.

Di passaggio notiamo come questo implicitamente ammetta che la riforma vada nel senso di un rafforzamento del governo ai danni del Parlamento, cosa ostinatamente negata dai sostenitori del Si alla riforma.

Dato che prevedevo sarebbe saltato fuori l’argomento del mondo globale che esige decisioni pronte ed immediate, ho dedicato al tema qualche pagina del mio libro appena uscito (“da Gelli a Renzi”) che vi propongo anche come risposta ad un tema che sentirete usare sempre più spesso dagli ineffabili alfieri della schiera renziana. Spero gradirete:

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