Partigiani della Costituzione

di Sarah Latorre

resistenza costituzione“La nostra è la costituzione più bella del mondo”, ”è invidiata da tutti”…
 

Quante volte nei dibattiti televisivi abbiamo sentito questi luoghi comuni, così tante volte che ormai non gli diamo più peso; la cosa tragica, e sottolineo tragica, è che questi luoghi comuni sono verissimi e ormai ripeterli come un mantra non serve più, bisogna agire.
 

In quest’ultimo periodo di pseudo unità nazionale, che vede una maggioranza anomala in parlamento appoggiare un governo sedicente tecnico; la nostra costituzione è violata più volte Auspico che a nessuno passi per la mente che questo non abbia ripercussioni anche nella vita di tutti i giorni. Voglio essere chiara:
 

Art. 11 della Costituzione
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”
 

Alle fine del 1945 l’Italia usciva distrutta da una guerra mondiale in cui era coinvolta a causa dell’insensato nazionalismo fascista che poi degenerò in espansionismo dovuto alla sciagurata alleanza con i nazisti. Quindi, prerogativa di tutte le forze politiche presenti nell’assemblea costituente era il pacifismo, imposto dalla consapevolezza di non voler ripetere gli errori del passato.
 

Come ben sappiamo questo articolo è stato violato più volte in questo periodo con veri e propri interventi di guerra in altri paesi, ultimo caso la Libia.
 

La violazione di questo articolo ha ripercussioni molto gravi su ognuno di noi. Il recente acquisto dei 131 caccia-bombardieri (anti-radar e quindi d’attacco)è l’esempio più lampante. Il costo di questi arei da guerra oscilla fra 15 miliardi di euro per i più ottimisti, e 18 miliardi di euro per i più pessimisti, la manovra “salva Italia” che è stata ed è una manovra lacrime e sangue per tutti gli italiani, ha un costo di 30miliardi di euro lordi e 20 miliardi netti, ciò significa che bastava risparmiare sull’acquisto di quei caccia-bombardieri per coprire quasi l’intera manovra (come fa Obama negli USA riconvertendo i soldi spesi per la guerra in soldi per la crescita). Quindi violando l’articolo 11 oggi ci troviamo con una nuova tassa sulla casa d’abitazione (bene primario e simbolo del risparmio degli italiani) l’IMU che dovremo pagare tutti, a meno che’ la casa non sia di proprietà della chiesa, una riforma delle pensioni scellerata che non tiene conto delle diverse categorie lavorative e un aumento dell’IVA indiscriminato che va in contrasto con un altro articolo della Costituzione:
 

Art. 53
“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”
 

Come è noto il Potere impositivo è competenza del parlamento, nel rispetto dei principi costituzionali e di solidarietà sociale. L’aumento del 2% dell’IVA (pane, pasta ecc. al 12%- luce, gas ecc. al 23%) non è altro che l’aumento di una tassa, una tassa indiretta, la più brutta proprio perché non tiene conto delle capacità contributive di ogni cittadino. Pagare il 12% di IVA su un pacco di pasta e il 24% sulla bolletta della luce per la povera pensionata che a stento arriva a fine mese ha un costo anche ingente, mentre il Marchionne di turno neanche se ne accorge (Per questo è necessario tassare i grandi patrimoni).
 

Queste misure non solo sono ingiuste e incostituzionali ma anche sbagliate, è da folli pensare che in un periodo di recessione economica sia meglio strozzare i consumi succhiando i soldi stra-tassando i cittadini per risanare il debito pubblico non pensando alla crescita, -ne è prova che la Confindustria (no i brutti bolscevichi) ci dice che nel 2012 avremo un ulteriore perdita di posti di lavoro quindi la povertà aumenterà- senza tener conto che se i cittadini non spendono il PIL non cresce e così facendo l’Italia non uscirà mai dalla fase di stallo economico in cui si trova (Il buon vecchio Keynes insegna).
 

Concludo dicendo che questo governo sedicente tecnico è più politico di altri, proprio perché fa scelte politiche, sceglie di non rispettare la costituzione e sceglie dove andare a prendere i soldi per accontentare l’Europa dei banchieri, sceglie sempre e comunque di fa pagare i soliti, di bastonare la povera gente; senza tener conto delle ripercussioni sociali che ci potranno essere. Tanto non è eletto da i cittadini e non da conto ad essi.
 

Per questo vi invito ad essere Partigiani della Costituzione.