La legge elettorale in senso maggioritario viola i principi della Costituzione Italiana

elezionioneste leggetruffaIn vista della discussione in sede parlamentare della riforma elettorale che il governo Renzi intende fare approvare, riteniamo opportuno, per la sua scottante attualità, riproporre ai nostri lettori lo storico discorso di Palmiro Togliatti, pronunciato alla Camera dei Deputati il 18 dicembre 1952, contro il progetto di “legge truffa” presentato allora dall’esecutivo presieduto da De Gasperi.

Il testo è stato pubblicato, con un’introduzione redazionale, nel n. 3-4/2014 della rivista MarxVentuno.

di Palmiro Togliatti

Il 18 ottobre 1952, il Consiglio dei ministri del VII governo De Gasperi (DC e Pri) vara il progetto di una nuova legge elettorale maggioritaria, ben presto battezzata come “legge truffa”: il 65% dei seggi (380) andrà alla coalizione che supera il 50% dei voti. Il 21 ottobre il ministro degli interni Mario Scelba lo presenta alla Camera. Contro la legge truffa si schierano, oltre a comunisti e socialisti, altri gruppi democratici, tra cui Unità Popolare, fondata da Ferruccio Parri (proveniente dal Pri), Piero Calamandrei e Tristano Codignola (provenienti dal Psdi) e Alleanza Democratica Nazionale, nata da una scissione del partito liberale. Sono contro la legge truffa anche monarchici e missini.

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